Serie A

Milan-Juventus, Pioli: “Domani partita importante, non decisiva. Ibra trequartista? No”

Stefano Pioli - Foto Antonio Fraioli

Il tecnico del Milan, Stefano Pioli, ha parlato in conferenza stampa in vista del match tra rossoneri e Juventus di domani. Ecco le sue parole: “Il Milan davanti alla Juventus è una testimonianza del lavoro fatto? Sì. E’ un aspetto che dimostra il lavoro che stiamo facendo come è evidente che la Juventus ora è in un momento di forma importante rispetto a inizio stagione. Dovremo fare una grande prestazione. E’ una partita importante, non sarà decisiva ma sarà importante. La Juventus sta dimostrando la sua forza, riuscire a vincere domani sarebbe importante per la nostra classifica. Abbiamo tante qualità, soprattutto a livello tecnico e di mentalità; giochiamo con grande energia e vitalità. Poi ci sono delle difficoltà, ma che si possono superare se si gioca da squadra. Il nostro è un progetto a medio-lungo termine. Una partita non ci fa cambiare un giudizio sui calciatori. Se ci sarà la possibilità di migliorare l’organico lo faremo, quello che conta è la partita di domani”

Pioli ha poi parlato dei singoli: “I rientranti? Sono tre rientri importanti quelli di Calabria, Bennacer e Romagnoli. Isma si è allenato solo stamattina con la squadra ma sta bene. Siamo tutti pronti, così come Ibrahimovic, per la partita di domani. Le parole di Theo? Credo che faccia parte del compito dell’allenatore fare crescere i ragazzi giovani che hanno bisogno di essere seguiti e consigliati. Una delle mie responsabilità è fare esprimere al massimo i miei calciatori. E’ un rapporto di dare e avere, dare tutto per la squadra e ottenere grandi risultati. Ibra trequartista? No, non ora e non ad inizio partita, abbiamo i nostri equilibri. Poi a partita in corso può essere una soluzione. Per quanto riguarda Zlatan ha avuto le sue occasioni ma non le ha sfruttate. Con la Juventus non avremo 10 palle gol ma ci saranno situazioni in cui potrà essere decisivo. Brahim Diaz? Ha avuto un calo di condizione prima, ora ha la gambetta bella fresca e pimpante come ad inizio stagione. Non sempre è stato decisivo nelle ultime partite con la palla, ma lo è stato con i movimenti. Le sue prestazioni sono in crescendo, ma da lui mi aspetto chiaramente giocate decisive”.

E ancora: “L’atteggiamento dirigenziale della Juve, simile a quello del Milan, è un bene per il campionato? Il momento che i club stanno vivendo per la pandemia a livello finanziario si vedono dalle partite con lo Spezia e quelle di domani, senza tifosi e che hanno permesso al club di guadagnare meno denaro. Stiamo sviluppando un progetto di miscela tra giocatori giovani e di grande potenzialità con campioni vincenti con il fine di tornare a vincere. Siamo tornati competitivi ma ci manca lo step finale. Le idee sono queste: sono molto chiare e giuste per il momento che stiamo vivendo. Arbitro poco sereno domani? No, non deve succedere questo. Domani è un’altra partita e si parte da 0-0. L’arbitro dovrà cercare di arbitrare nel modo migliore possibili, con grande serietà, capacità e serenità. Settimana post Spezia? È stata una settimana di lavoro intenso, in campo e al video. Dobbiamo essere più attenti, precisi e determinanti. Serve grande attenzione e partecipazione: se vogliamo ottenere l’eccellenza, la normalità non ti porta all’eccellenza. Servono tecnica, fisico, mentalità, tattica. Ho visto giocatori attenti e determinati. Se continuiamo a fare parallelismi tra l’anno scorso e quest’anno non andiamo avanti. Con lo Spezia l’anno scorso fu la partita peggiore del Milan, ma quest’anno non è stato così”.

La conferenza prosegue: “Mai vinto contro Allegri? Dovrei guardare troppo indietro per spiegare questo dato. Domani sarà un’altra partita, sarebbe buono cambiare questo dato immediatamente. Tonali vero capitano del Milan? Che sia un giocatore sì, che stia crescendo tanto sì nonostante sia giovane. La sua maturazione non è terminata, sta lavorando tanto per crescere. Capitano del presente o del futuro? Ho tanti giocatori attaccati a ciò che facciamo: non è importante chi porta la fascia. Miglioramenti in difesa? Se c’è la possibilità di migliorare l’organico il club si è sempre dimostrato capace, attento e ambizioso. Sono molto contento dei giocatori a disposizione; l’infortunio di Tomori ci ha messo un po’ in difficoltà per queste partite, ma tornerà presto. Leao e Rebic insieme? Per ora o gioca uno o gioca l’altro, ma a partita in corso ci possono essere altre soluzioni”.

Si è poi tornati nuovamente sui singoli: “Leao è cresciuto soprattutto nella disponibilità che ha dato a lavorare e a migliorare. Sono ragazzi molto giovani e hanno avuto necessità di tempo, ma se c’è talento e disponibilità si può arrivare a risultati importanti. Leao è forte, ma può essere ancora più determinante per il risultato finale. È merito del giocatore: i miglioramenti arrivano se c’è la volontà, l’auto esigenza di arrivare a livelli più alti. Poi noi siamo lì e non vediamo l’ora di trovare certi giocatori. Bennacer? È tornato bene, è disponibile per giocare. Messias trequartista centrale? Si, lo può fare, ma ora si sente più a suo agio come esterno destro e non di trequarti che si muove su tutto il fronte d’attacco”.

In chiusura: “Differenze rispetto alla gara di andata? La Juve è cresciuta ed è in un momento positivo, ma anche noi stiamo bene. Ci sarà da combattere pallone su pallone e centimetro per centimetro. Pioli risolutore dei problemi? Sì, mi piace, è il compito di un allenatore far si che le cose vadano sempre meglio. La Juve sta bene, sta crescendo: domani servirà un livello tecnico delle nostre giocate molto alto per trovare lo scompenso nella fase difensiva dei nostri avversari. Cambierebbe qualcosa con Cuadrado esterno alto? Non so che scelte farà Allegri, ma abbiamo una strategia che non cambierà a seconda dell’avversario di Theo”.

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