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A scaldare i motori e gli animi in vista di Milan-Juventus, in scena domenica sera 23 gennaio, ci ha pensato Olivier Giroud. L’attaccante francese, intervistato dal “Corriere dello Sport”, ha lanciato la sfida ai bianconeri, ricordando di esser stato vicino al club di Torino. “È successo nell’estate del 2020, con Pirlo allenatore, ma ho preferito restare al Chelsea, dove volevo giocarmi le mie chance. Visto come si è conclusa la stagione (vittoria della Champions, ndr), ho preso la decisione giusta. Dopo la sconfitta di lunedì (contro lo Spezia, ndr) abbiamo ripreso a guardare avanti. Naturalmente abbiamo analizzato gli errori commessi, per migliorare ancora, ma nel calcio dopo un risultato negativo non puoi fossilizzarti su quello: è necessario voltare pagina e ripartire subito. Ora, dunque, massima concentrazione sulla Juventus”.
“Sarà una grande partita e abbiamo bisogno di una prestazione migliore rispetto a quanto fatto contro lo Spezia. Lo sappiamo. Ci serve una prova eccezionale per battere la Juve. Loro non sono partiti bene ma questo non vuol dire che non sono forti. Sono una squadra esperta e sottovalutarla sarebbe un errore. Ammetto che mi aspettavo di vederli in corsa per lo scudetto, perché la Juve è sempre la Juve. Al di là della classifica e della partenza negli ultimi giorni di mercato di Cristiano Ronaldo, il loro miglior giocatore, hanno comunque un organico fatto di elementi importanti, come per esempio Dybala, il loro playmaker offensivo, un elemento chiave e un campione”.
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