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La festa, la vittoria e un (nuovo) record: il Napoli esulta contro la Fiorentina

Coreografia Napoli
Coreografia Napoli - Foto LiveMedia/Agostino Gemito

Il Napoli si gode la festa Scudetto. L’esultanza esplosa e separata in due anime tra Udine e ‘Maradona’ entra nell’album dei ricordi, ma quella di stasera, con l’1-0 contro la Fiorentina, si ritaglia un posto eterno nella storia del calcio partenopeo. La squadra di Spalletti vince, festeggia da campione d’Italia e si regala una serata infinita. L’allenatore partenopeo propone un ampio turn over con Raspadori insieme a Lozano a sostegno di Osimhen. Elmas agisce da mezzala, mentre in porta c’è l’ex di turno Gollini. Qualche rotazione in ottica Conference anche per la Fiorentina: in avanti tridente formato da Gonzalez, Jovic (Cabral out per una botta) e Sottil. In mezzo al campo spazio a Duncan con Amrabat. Dalla panchina Ikone, Castrovilli e Barak. L’avvio dei toscani è coraggioso dopo la passerella d’onore per i campioni d’Italia e le coreografie delle due curve. Tra il 15′ e il 18′ Jovic ha una doppia chance ma Gollini risponde presente. L’unica occasione per i partenopei nel primo tempo capita a Osimhen che calcia a lato da posizione defilata. Al 45′ il Napoli perde Lozano per un problema alla caviglia: il messicano in lacrime lascia il posto a Kvaratskhelia. L’ingresso del georgiano precede quello di altri due titolari, Zielinski e Lobotka. Quest’ultimo al 47′ rimedia subito un calcio di rigore dopo un fallo ingenuo in area di Amrabat. Dagli undici metri va Osimhen che, però, si fa parare il suo destro da Terracciano. Al 73′ gli Azzurri conquistano il secondo rigore della serata, grazie a Kvaratskhelia sgambettato da Gonzalez. Osimhen si ripresenta dal dischetto, ma stavolta con esito differente e con un nuovo record. L’attccante nigeriano è il nuovo miglior marcatore africano della storia della Serie A, dopo aver eguagliato Weah ad Udine pochi giorni fa. Nel finale la Fiorentina prova a reagire e al 87′ sfiora il pari con Kouamé. Il Napoli prosegue nel migliore dei modi la festa scudetto. Alla fine scatta la festa. Il ‘Maradona’ è strapieno, mentre all’esterno un fiume di tifosi invade Fuorigrotta.

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