In Evidenza

Il calcio italiano in tribunale: Serie A, Serie B e Serie C sono sub iudice

Pallone Serie A
Pallone Serie A - Foto LiveMedia/Alessio Marini

Il calcio italiano è sub iudice. Sarà una Primavera in tribunale per tutti i campionati professionistici del Bel Paese, è questo lo strano caso del pallone azzurro che porta cinque squadre nelle tre semifinali delle coppe europee, con una sicura in finale di Champions, ma che nei confini nazionali deve fare i conti con ricorsi, udienze, slittamenti e la forte sensazione che un po’ tutte le classifiche tra Serie A, Serie B e Serie C possano mutare nelle prossime settimane.

L’exploit europeo di Milan, Inter, Juventus, Roma e Fiorentina nasconde un po’, ma non troppo, la polvere sotto il tappeto di un calcio italiano sempre invischiato in penalizzazioni, ricorsi e veleni. A cominciare dalla Serie A, dove la Juventus attende di conoscere il proprio destino, e potrebbero volerci mesi. Si aspettano ancora le motivazioni del Collegio di Garanzia dello Sport, che per il momento ha restituito i 15 punti ai bianconeri, ma con un nuovo processo da fare alla Corte d’Appello Figc. Potrebbe arrivare per fine maggio il prossimo verdetto e una penalizzazione ci sarà a rigor di logica: quanto impattante è da vedere, e comunque si apriranno le porte per nuovi ricorsi e un’estate caldissima.

Anche in Serie B c’è da fare i conti con il caso Reggina: tre punti di penalizzazione al club amaranto per violazioni Covisoc sugli stipendi, ma i calabresi ritengono di essere nel giusto e vogliono far valere la precedenza della giustizia ordinaria su quella sportiva. Il -3 ha fatto precipitare la squadra, comunque in crisi tecnica, dal quinto all’ottavo posto, e il margine playoff è di appena due punti. La Reggina rivuole però i tre decurtati e il rimescolamento di carte potrebbe portare, se non saranno rispettati i tempi del campionato, giunto alle ultime quattro giornate, persino alla sospensione provvisoria dei playoff in attesa di conoscere con certezza le squadre dalla terza all’ottava posizione.

E poi, come purtroppo ogni anno, c’è il caso Serie C, dove domani dovrebbe essere annunciato lo slittamento di playoff e playout. Il Siena ha ricevuto 2 punti di penalizzazione per mancato versamento ritenute Irpef, ma ha presentato ricorso. Il campionato è terminato per quanto riguarda la stagione regolare e già domenica 30 si sarebbe dovuto disputare il primo turno dei playoff, ma evidentemente in Lega Pro non ci si prenderà la responsabilità di partire senza aspettare almeno l’esito del ricorso dei toscani. Non solo: anche i playout sono a rischio slittamento, visto che il Monterosi, attualmente salvo, è stato penalizzato e attende l’esito del ricorso, così come l’Imolese (ai playout, ma anche con restituzione punti non cambierebbe nulla) e la Viterbese, quest’ultima retrocessa direttamente ma aggrappata al Collegio di Garanzia dello Sport: se sarà accolto il ricorso, tornerebbe in gioco anche il Monterosi, visto che le due squadre si tolgono i nove punti necessari a non far disputare il playout. Insomma, il solito caos all’italiana.

SportFace