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“Su San Siro non ho fermato i motori per le elezioni, ma perché bisogna passare dal Consiglio. Un sindaco uscente non avrebbe potuto affrontare un tema così delicato nella maniera giusta. Posso dire che i rappresentanti di Milan e Inter mi hanno già whastappato chiedendomi un incontro, sarò lieto di incontrarli“. Lo ha detto Giuseppe Sala, rieletto sindaco di Milano nella giornata di lunedì 4 ottobre. Sala è stato il sindaco eletto con il più alto gradimento a Milano, ottenendo al primo turno il 57,73% dei voti. Non era mai successo. Gabriele Albertini, altro sindaco che al secondo mandato è stato eletto senza passare per il ballottaggio, si era fermato al 57,54% nel 2001.
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La situazione però si ribalta se si considerano i numeri di voti: nel 2001 votò l’82,29% dei milanesi, mentre quest’anno solamente il 54,65%. Albertini all’epoca ottenne 499.020 voti, mentre a Sala ne sono arrivati 277.478. “Rispetto al primo turno del 2016 ho preso un quarto dei voti in più – sottolinea Sala -. Lo dico anche con orgoglio di avere convinto con la mia proposta un quarto degli elettori in più. È un dato che quello dell’astensionismo è un tema non sta a casa mia. L’astensionismo è un tema, perché è chiaro che chi fa politica deve contare sul fatto che i cittadini sentano il diritto e il dovere di andare a votare“.
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