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“Ritrovo un gruppo dopo tre mesi, c’è consapevolezza dell’importanza della partita. Questo è il gettone che ci permette di giocare in Spagna con qualcosa di concreto. Il risultato è indispensabile. C’è voglia di partecipare, sono estremamente sereno pur consapevole della gara, delicata“. Lo ha dichiarato il commissario tecnico della nazionale italiana Giampiero Ventura nella consueta conferenza stampa che apre il ritiro a quattro giorni dalla sfida con l‘Albania, valevole per le qualificazioni al Mondiale di Russia 2018. L’ex allenatore del Torino si sofferma poi sul modulo, il 4-2-4: “Una nazionale non può avere un solo modo di giocare, altrimenti diventa tutto scolastico. Noi lavoriamo almeno su due fronti, i giocatori sono consapevoli, di volta in volta potremmo leggere la situazione. Non potevamo pensare, il 19 luglio scorso, di potere lavorare così. Oggi tutti condividono la strada da percorrere”.
Italia che negli ultimi mesi ha dovuto subire delle perdite importanti: “L’unica cosa che mi ha preoccupato è la salute, vuol dire che ho perso Florenzi e Bonaventura per tutto il campionato, Gabbiadini dopo averlo convocato, due mesi a Barzagli… non ho mai avuto Marchisio, Verratti a tempi alterni. Poi siamo una nazionale, dobbiamo presentare l’Italia, servono prestazioni per rendere orgogliosi gli italiani”. Infine il paragone tra due sfide affascinanti, importanti, ma soprattutto difficilissime ovvero Spagna Italia e Barcellona-Juventus: “Sono gare difficili, ma fattibili entrambi. I bianconeri non sono mai stati così sicuri della propria forza, più o meno quello che è successo qui. Difficile andare a fare risultato in Spagna, ma nulla ce lo vieta”.