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Un calciatore di Premier League ha rilasciato un’intervista anonima a un’emittente britannica, rivelando il proprio orientamento sessuale e spiegando il disagio quotidiano che esso, tristemente, comporta. “L’omosessualità nel calcio mi costringe a una situazione terrificante, vivo nel terrore. Ho paura che i tifosi possano scoprire il mio orientamento e non accettarlo; attualmente sono in terapia per sopportare lo stress emotivo a cui sono sottoposto ogni giorno. L’omofobia è ampiamente presente nel calcio inglese e internazionale”. Situazione indiscutibilmente complicata per il professionista del massimo campionato inglese; uno dei principali talenti della Premier ha preferito non esporsi pubblicamente in prima persona, ma sotto un velo anonimo, e questa constatazione fa già di per sé riflettere. I calciatori gay ad avere esposto il proprio essere si contano con le dita di una mano e la situazione penalizza molti di loro. Non è semplice vivere considerando la pressione e le battute omofobe di sostenitori e persino compagni; la costrizione a rimanere nell’ombra fa parte di un ‘gioco’ terribile, il quale non dovrebbe sussistere nel 2021.
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