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Scontro frontale. Con motivi che riguardano direttamente la Liga e Tebas. Si riferisce a questo il Barcellona con quegli “Ostacoli economici e strutturali” che sanciscono di fatto l’addio di Leo Messi dalla società della sua vita. Si chiude un’era e ne apre forse un’altra, quella dei conflitti sempre più diretti tra Barcellona (ma anche Real Madrid che oggi ha preso di mira l’accordo con Cvc) e Liga. Nel mirino c’è il tetto salariale imposto da Tebas, con limiti stringenti per i due club più importanti del campionato spagnolo. “All’8 di luglio, non lo so. Le norme sono quelle che sono. Non so se Messi inizierà la Liga col Barcellona. Se non ci dovessero essere cessioni sarà impossibile“, aveva tuonato Tebas ad inizio luglio. Profetico. Il campionato spagnolo ha ridotto il tetto salariale del Barcellona da 671 milioni di euro per la stagione 2019-20 a soli 383 milioni di euro. Proprio 383, lo stesso numero di partite vinte in Liga da Messi. Un numero destinato a restare tale. Se non è una beffa questa, poco ci manca.
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