Calcio

Calcio, caso Barzagli. Interviene Buffon: “Via per una cena? Ha fatto bene”

Gianluigi Buffon - Foto Sportface

La polemica sul caso Andrea Barzagli non accenna a spegnersi. A gettare altra benzina sul fuoco, le parole del capitano della nazionale Gianluigi Buffon, che faranno senz’altro discutere. Durante un evento promozionale, nel tracciare il bilancio di queste due partite dell’Italia, il portiere della Juventus ha affermato: “Su Barzagli non ho nulla da dire. Non ha lasciato il ritiro perché ha avuto un mal di pancia o perché si è rotto tibia e perone. Se ne è andato a cena, ha fatto bene…”

Buffon, dunque, ha difeso il compagno di club e di nazionale che, all’indomani dell’abbandono del ritiro di Coverciano (ufficialmente per motivi familiari) è stato fotografato da un dj all’interno di una discoteca. “Le polemiche sui ritorni anticipati dalle Nazionali – ha continuato Buffon – non mi fanno né caldo e né freddo. Non è la prima volta: manchiamo di fantasia”.

Inoltre, il capitano della Juventus ha voluto dire la sua anche sui presunti rapporti della dirigenza bianconera con tifosi vicini agli ambienti della criminalità organizzata: “I tifosi fanno parte della società civile – ha detto Buffon – e se possono camminare per strada o andare allo stadio, significa che sono cittadini come gli altri”.

Durante l’incontro, poi, Buffon ha parlato del momento delicato della Juventus in campionato e Champions League: “Vogliamo vivere un aprile da protagonisti. Nessuna tensione nella doppia sfida contro il Napoli, vincerà chi sarà più forte, senza fare drammi. Mentre contro il Barcellona, proveremo a guadagnarci il passaggio del turno: battaglieremo sicuramente fino alla fine, poi vedremo quale sarà il verdetto”.

E sul suo erede Gianluigi Donnarumma, che ieri ha debuttato dal primo minuto con la maglia della Nazionale, Buffon scherza: “Ha delle qualità fisiche e mentali notevoli. Potrebbe essere mio figlio, ma ha già la personalità per essere titolare nel Milan e per giocare in Nazionale. Del resto nessuno è eterno, è giusto che anche gli altri abbiano la possibilità di giocare”.

 

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