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Basket, NCAA Final Four: Nessuna sorpresa, Gonzaga e North Carolina in finale

Basket Ncaa Villanova-North Carolina 2016

Gonzaga si aggiudica il ballo delle debuttanti contro i South Carolina Gamecocks con il punteggio di 77-73, la squadra di coach Few rispetta i pronostici e trova la trentasettesima vittoria stagionale a fronte di una sola sconfitta in una partita che ha rischiato di sfuggirgli di mano quando in meno di 3 minuti hanno vanificato un vantaggio di 14 punti. Ad affrontare nella notte di lunedì Gonzaga nella prima finale per il titolo della loro storia saranno i North Carolina Tar Heels di coach Roy Williams che andranno a caccia del sesto titolo della storia dell’ateneo. Niente da fare per gli Oregon Ducks che perdono di una sola lunghezza (76-77) in una serata in cui pagano l’imprecisione al tiro e lo strapotere avversario a rimbalzo.

Gonzaga 77-73 South Carolina (45-36; 32-37)
Ad aprire le danze sul parquet di Glendale è Gonzaga con il canestro di Williams-Goss. Tra le fila dei Gamecocks è totalmente fuori partita il senior Sindarius Thornwell (miglior realizzatore nel torneo Ncaa con una media di 25.8 punti a gara), la guardia di Lancaster viene arginata con efficacia dalla difesa dei Bulldogs e chiuderà con soli 5 punti all’intervallo, inoltre sembra non aver superato a pieno il problema che gli aveva impedito di prendere parte all’allenamento del giovedì. Per fortuna di coach Martin il resto della truppa fa egregiamente il proprio lavoro giocando con grande intensità e facendo un ottimo giro palla. Ma nonostante ciò il primo distacco di rilievo della serata è a favore degli Zags che con la bomba numero quattro in questo torneo di Silas Melson si portano sul +6 (20-14). Proprio Melson in collaborazione con Collins (anche lui dentro dalla panchina) fabbrica 12 dei primi 24 punti della squadra. A 5 minuti dalla prima sirena la compagine di coach Few deve rinunciare a quello che insieme a Thornwell era l’uomo più atteso alla vigilia della gara ovvero il polacco Przemek Karnowski che subisce un danno all’occhio destro dopo aver rimediato una manata in faccia da Silva. Negli ultimi frammenti del periodo salgono in cattedra Williams-Goss e Mathews, in un minuto e mezzo arriva un parziale di 7-0 per il +9 di Gonzaga (45-36) che costringe South Carolina a chiamare il timeout. Sulla sirena arriva fuori tempo massimo l’ennesima tripla di Mathews ma il canestro non viene convalidato e il punteggio dopo i primi venti minuti è di 45-36 per i Bulldogs.

La prima notizia di rilievo al rientro dalla pausa è che Karnowski sarà nuovamente della partita. Appena il gioco riprende Gonzaga porta il suo vantaggio in doppia cifra grazie alla tripla di Williams-Goss (50-39), anche se la squadra di coach Few risente dei problemi di falli che vedono coinvolto anche Karnowski ma sotto il ferro Collins non fa sentire la sua mancanza, il freshman del Nevada chiuderà la serata con 14 punti, 13 rimbalzi e 6 stoppate. Le fiammate dal perimetro di Mathews e Williams-Goss portano al +14 gli Zags (62-48). Ma all’improvviso si spegne Gonzaga e si accende la rimonta di South Carolina che guidata principalmente da Pj Dozer anche se è tutto l’attacco a funzionare (con più di otto minuti sul cronometro sono 4 giocatori in doppia cifra per i Gamecocks) registra un parziale di 14-0 in meno di centottanta secondi (65-65). Il parziale resta aperto fino al sorpasso che arriva con i due liberi di Felder (65-67). I Bulldogs totalmente in balia degli avversari tornano a segnare dopo cinque minuti con Collins da tre e poi grazie a due soluzioni trovate da Karnowski si portano sul +5 (72-67). Il finale si gioca punto a punto, a 12.7 dalla sirena South Carolina sotto di 3 (75-72) ha l’ultimo possesso, intelligente l’ultimo fallo di Perkins che manda in lunetta Thornwell che dopo aver realizzato il primo libero sbaglia di proposito il secondo ma il rimbalzo cade in mano a Tillie che con il suo 2/2 chiude definitivamente i giochi. Il risultato finale è di 77-73 per Gonzaga che lunedì notte giocherà per la prima volta nella sua storia il championship game.

Oregon 76-77 North Carolina (36-39; 40-38)
Sin dalle prime battute i Tar Heels sfruttano i centimetri in più sotto il ferro apprezzabile in particolare il lavoro di Kennedy Meeks che chiude il primo tempo con 14 punti e 5 rimbalzi (4 offensivi). Oregon si affida a Pritchard e Bell per non perdere subito la scia (9-9). I Ducks soffrono in attacco, perdono troppi possessi (7-0 il conto delle palle perse dopo i primi nove minuti) e faticano a trovare soluzioni di tiro ottimali contro la difesa schierata della squadra di coach Roy Williams. Il primo violino dei Ducks Dillon Brooks fatica ad entrare in ritmo e riesce a rompere il ghiaccio solo dopo un quarto d’ora di gioco (22-18). La chiave della partita per la squadra dell’ateneo con base a Eugene è la difesa che tiene banco mettendo la partita sui binari voluti da coach Altman e crea di conseguenza una partita a punteggio basso (già nella gara di Elite Eight i Ducks erano riusciti a tenere Kansas a 60 punti). A scuotere Oregon arrivano le due triple consecutive di Dylan Ennis che valgono il +8 (30-22) ma lo strappo viene ricucito abbastanza in fretta dai Tar Heels fino al controsorpasso firmato da Meeks (36-37). All’intervallo North Carolina chiude in vantaggio di tre punti (36-39).

Nella seconda frazione Meeks continua il lavoro iniziato nella prima metà di gara con due rimbalzi offensivi che gli valgono successivamente due canestri (38-43), il possesso successivo Jackson assesta la bomba che mette alle corde i Ducks (38-46) e costringe coach Altman a chiamare il timeout per correre ai ripari. Al rientro arriva il primo canestro dal campo di Tyler Dorsey (41-46) anche se nei possessi successivi la squadra non riesce a raccogliere i frutti del buon lavoro difensivo con più errori al tiro dal perimetro. Dall’arco diventa straripante Justin Jackson che vanifica i tentativi avversari di rientrare in partita. Ancora una volta è Dorsey a riportare i suoi sul -4 (52-56) ma è celere la risposta di Pinson che riallontana i gialloverdi che poco dopo a 8.28 dalla fine vedono per la prima volta nella serata lo svantaggio ampliarsi in doppia cifra (56-66). Gli uomini di coach Altman rimangono in vita nonostante non riescano a segnare dal campo in nessun modo e i punti arrivano solo a cronometro fermo. Oregon perde Brooks per falli ma quando restano 1:18 da giocare sono ancora in partita sul -4 (71-75). Ma ancora una volta la tripla che può potenzialmente rimettere tutto in discussione viene sbagliata da Payton Pritchard e dalla lunetta Pinson riporta sul +6 i suoi (71-77). Dorsey da tre e Smith con un layup portano a una sola lunghezza la distanza tra le due squadre a 5.8 dalla sirena (76-77). Meeks in lunetta per i Tar Heels  fa 0/2 ma il rimbalzo viene preso dai suoi compagni che tornano in lunetta con Berry II ancora 0/2 ma il rimbalzo lo prende Meeks e scocca la sirena che regala a North Carolina l’undicesima finale della propria storia in quella che è la serata del senior Kennedy Meeks che chiude con 25 punti e 14 rimbalzi.

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