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“Vogliamo candidare Milano e la Lombardia per ospitare i Giochi Olimpici del 2028. È giusto che la città ricopra questo ruolo. Non appena sarà designata la sede per le Olimpiadi del 2024, se non sarà una città europea, ci muoveremo insieme al sindaco Sala per presentare la candidatura di Milano all’Olimpiade estiva del 2028”. Ha le idee ben chiare il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenuto con queste parole nel corso della presentazione della candidatura milanese per ospitare la 132esima sessione del Cio, in programma nel 2019 anche per scegliere la sede dei Giochi Olimpici invernali del 2026.
Volontà comune manifestata anche dal primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala. “Non è un’improvvisazione. Milano e la Lombardia sono luoghi adatti a un evento del genere. Certo, se dovesse vincere Parigi la candidatura per il 2024, non credo che sia realistico immaginare una candidatura per il 2028 per un’altra città europea. Ma se dovesse vincere Los Angeles, allora ci penseremo, e anche in fretta”.
A frenare gli entusiasmi, almeno per ora, è stato il numero uno del Coni Giovanni Malagò. “Mi fa piacere sapere dell’entusiasmo di Maroni e Sala, ma ho il dovere di dire che occorre essere pazienti. Oggi tutto passa per la volontà del Comitato Olimpico, sono le stesse regole del Cio che lo prevedono. In più è determinante anche l’apporto del Governo centrale, chi ha orecchie per intendere intenda. Vediamo che succede a settembre, poi si farà una valutazione complessiva”.