Una gara2 di Superbike da cuore in gola, si è disputata sul circuito della Thailandia, con i piloti della Kawasaki che non se le sono certo mandate a dire e hanno regalato uno spettacolo pazzesco per tutti gli appassionati di motociclismo. Tom Sykes ha spodestato finalmente il re Jonathan Rea conquistando la prima gara della stagione e distruggendo il timore psicologico verso il compagno di squadra, che ormai sembrava averlo sovrastato.
La partenza appare come una replica di gara1, con Van der Mark che perde la prima posizione in favore di Tom Sykes e Jonathan Rea. Le due Kawasaki dimostrano sin dalle prime tornate di averne più di tutti e cercano di fare selezione sul resto del gruppo. L’unico che cerca di resistere è Van der Mark, con la sua Honda, ma già al sesto giro deve mollare e si ritrova con un distacco di quasi un secondo e mezzo.
Jonathan Rea sembra avere in mente una strategia conservativa. In curva, riesce sempre ad alzarsi prima del compagno di squadra e così a conservare più gomma. Inoltre non sta in scia, esce dalla traiettoria ottimale in rettilineo, lasciando che sia Tom Sykes a stressare più la moto e a stancarsi. Ma con Sykes davanti i tempi cominciano ad alzarsi e dietro, Charles Davies, con la sua Ducati, supera un Van der Mark, sempre più in difficoltà, e inizia a tentare di rimontare sulle posizioni di testa.
A nove giri dalla fine, Jonathan Rea comincia a farsi vedere e a mettere pressione sul compagno di squadra, che frena forte tentando di arginare ogni possibile attacco. Il giro successivo, però, Rea è pronto: affianca all’interno Tom Sykes e, con grande scorrevolezza in curva, entra, preciso, conquistando la prima posizione.
Charles Davies, nel frattempo, staccato Van der Mark, si è attaccato alla coda delle Kawasaki e, al giro quattordici, l’errore di Rea, che va largo, gli consente di conquistare la seconda posizione. Jonathan Rea può contare su una maggiore velocità di punta ma non ha la frenata né di Sykes né di Davies. Infatti, è proprio in rettilineo che il pilota Kawasaki riesce a riconquistare la posizione sulla Ducati.
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A questo punto lo scontro è solo tra compagni di squadra. Jonathan Rea sembra avere un motore stanco e non riesce più a guadagnare in scia. Diventa quindi uno duello di forza sulle staccate. Al penultimo giro i due si rendono protagonisti di un intenso scambio di sorpassi e contro sorpassi con un Sykes che non intende mollare la prima posizione. Nei suoi gesti si legge una convinzione feroce e assoluta, difficile da smorzare. Rea non molla e durante l’ultimo giro riesce a portare un nuovo attacco a Sykes. La curva dopo è un po’ lungo e il compagno di squadra si infila di nuovo. A questo punto ogni porta viene chiusa in faccia Rea e Tom Sykes taglia il traguardo per primo, finalmente vincitore.
Alle spalle del duo di testa si piazza la Ducati di Davies, terzo a tre decimi. Più staccati tutti gli altri, con Van der Mark quarto a oltre cinque secondi, davanti al compagno Nicky Hayden, quinto a più di dieci secondi.
Prossimo appuntamento tra tre settimane ad Aragon.