Rugby

Rugby, Sei Nazioni, Sergio Parisse: “Difficile trovare le parole giuste”

Sergio Parisse, Italia rugby - Foto Antonio Fraioli
“E’ difficile trovare le parole giuste dopo una sconfitta del genere, i ragazzi che sono entrati ci hanno hanno dato una spinta nonostante il risultato”. Il capitano dell’Italrugby Sergio Parisse commenta così a caldo la netta sconfitta dell’Italia in casa dell‘Irlanda per 58-15. Una sconfitta che fa male sia per le proporzioni che per l’atteggiamento di scoramento degli azzurri. “Avevo detto che se avessimo lasciato giocare l’Irlanda con tranquillità e senza pressione, sarebbe stata durissima, e quando la testa in certi momenti molla, molla anche il fisico”. ha spiegato il capitano. “Un’involuzione? Sì, se si vede il risultato. C’è un cambio generazionale, sono tanti i ragazzi che muovono i loro primi passi, questa non deve essere una scusa o un alibi, sono convinto che tantissimi stanno imparando prima in questo Sei Nazioni che in due o tre stagioni in Italia. Questa e’ la realta’, bisogna restare positivi e aiutare questi ragazzi a crescere per il futuro. Ci sono ragazzi con tantissime qualita’ fisiche ma bisogna lavorare di piu’, senza accontentarsi di giocare in franchigie importanti o in Nazionale. C’e’ da capire che si può sempre migliorare e come movimento dobbiamo renderci conto che bisogna cambiare strada e vedere se le cose finora fatte ci hanno dato risultati o no” ha concluso Parisse.
Gli fanno eco le parole del Commissario Tecnico azzurro, Jacques Brunel: “Cosa non ha funzionato? La nostra difesa, semplice. Quando abbiamo avuto il pallone siamo riusciti a metterli in difficoltà, ma mai abbiamo avuto la capacità di contrastarli in attacco”. Brunel parla poi dei giovani e dell’esperienza: “Oggi abbiamo sbagliato partita  poi si possono trovare tutti gli aspetti negativi. Non possiamo pero’ dimenticare che nel finale c’erano in campo Zanusso, Fabiani, Ceccarelli e Steyn, tanti ragazzi che non hanno mai giocato a questi livelli e che dunque non possono essere pronti per partite del genere. Serve esperienza e oggi questi giocatori hanno imparato quale è il livello di una squadra come l’Irlanda”.

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