Rugby

Rugby, doping all’Amatori Catania: Davide Vasta positivo a 11 sostanze

I tifosi scozzesi a Roma per Italia-Scozia - Foto Antonio Fraioli
La squadra di rugby dell’Amatori Catania in Serie B è stata travolta da un doppio caso di doping. Prima Davide Alessio Scuderi, poi il triste record di Davide Vasta risultato positivo a ben undici sostanze proibite in un controllo fuori competizione effettuato dalla Nado Italia il 5 marzo scorso. La lista è infinita: testosterone, boldenone, metabolita, drostanolone, mesterolone, metandienone, metasterone, metildienolone, stenbolone metabolita, clomifene metabolita, 19-noretiocolanolone e 19-norandrosterone. La prima sezione del Tribunale Nazionale Antidoping, in accoglimento dell’istanza proposta dall’Ufficio Procura Antidoping, ha provveduto a sospendere il rugbista in via cautelare. L’Amatori Catania è ovviamente sotto choc, nel giro di due giorni due casi di positività hanno sconvolto il club, sempre il 5 marzo un controllo fuori competizione ha smascherato l’altro rugbista della squadra Scuderi risultato positivo al metenolone, al noretiocolanolone e al norandrosterone. “L’Amatori Catania Rugby è totalmente estranea ai fatti e condanna fermamente l’utilizzo di qualsiasi sostanza proibita dai regolamenti vigenti ed è dispiaciuta della condotta afferente esclusivamente alla sfera personale dei nostri due tesserati e dunque del tutto estranea al controllo della società – si legge in una nota del club – L’Amatori Catania Rugby però rimarrà al fianco dei suoi tesserati, confermando il principio di unione, famiglia e salvaguardia dei suoi ragazzi, nonostante l’errore commesso, in un momento di assoluta difficoltà'”.
“Ho assunto più di un anno fa, quando ho smesso per alcuni mesi di giocare a rugby, delle sostanze per ignoranza, non sapevo che sarebbero rimaste per così tanto tempo nel corpo – racconta Vesta, il rugbista risultato positivo a undici sostanze dopanti – Ho messo a rischio la mia salute, la società e i tifosi. Ho commesso un grave errore e sono pentito: chiedo scusa, ma non sapevo. Sono sotto choc”. Dura la condanna da parte dell’ex azzurro Orazio Arancio, 48 anni, uno dei grandi del recente passato dell’Amatori Catania, attuale presidente del Comitato Regionale Siciliano Fir e rappresentante dei tecnici nel Consiglio Nazionale del Coni: “E’ una notizia che lascia sgomenti, senza parole. Nella mia carriera di giocatore e dirigente non ho mai sentito una cosa del genere, mi chiedo anche che effetto abbia per la salute prendere undici sostanze: o è un pazzo o è seguito da una vera mente criminale. A questo punto c’è anche da chiedersi se esiste un caso Catania, visto che sono stati trovati positivi anche Scuderi e, in C, Gorgone, ex etneo: se c’è, allora bisogna andare sino in fondo, con pene esemplari per tutelare l’immagine e la onorabilità dei tanti volontari che lavorano senza fondi e di un movimento sano che rischia, con episodi simili, di veder frenata la sua costante crescita”.

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