[the_ad id=”10725″]
Esattamente fra 8 giorni, 12 ottobre 2016, il mondo dell’hockey su ghiaccio darà il benvenuto ad una nuova stagione della NHL. Tante squadre in questi giorni stanno rodando la propria formazione attraverso le amichevoli di pre-season ed inserendo i vari giovani che vorranno esser importanti nella loro prima volta da “rookie”. Nonostante ciò, il mercato estivo e le operazioni sui roster non sono ancora terminati perché, nei prossimi giorni, potrebbero esserci delle vere e proprie sorprese. Andiamo ad analizzare la situazione dei sei giocatori ancora in attesa di conoscere il proprio destino ancora legati alla franchigia d’appartenenza per il vincolo da “RFA” (restricted free agent).
Hampus Lindholm & Rickard Rakell (Anaheim Ducks)
- Hampus Lindholm, difensore svedese classe 1994, è uno dei migliori prospetti del reparto arretrato della franchigia californiana. Durante le sue prime tre stagioni ad Anaheim ha messo a referto ben 92 punti riuscendo a raggiungere addirittura la doppia cifra nelle reti nell’ultimo anno. Dopo aver disputato discretamente la World Cup of Hockey con il Team Svezia, Lindholm sta ancora attendendo la chiamata decisiva per la firma del rinnovo contrattuale e, non aggregandosi ai Ducks, sta proseguendo il suo allenamento nella sua terra, lontano dagli Stati Uniti, dalle amichevoli e dalla NHL.
- Rickard Rakell, attaccante svedese classe 1993, proprio come Lindholm attende di conoscere il suo destino. Secondo alcune voci di corridoio, pare che Anaheim e Rakell siano arrivati perlomeno ad un accordo verbale con il giocatore che andrà a percepire almeno $3 milioni appena la franchigia sistemerà la situazione con il salary cap.
Attualmente i Ducks hanno poco più di $7 milioni di spazio salariare liberi per firmare entrambi i giocatori ma potrebbero non esser sufficienti. Ecco perché nei prossimi giorni potrebbe arrivare un colpo di scena con una trade inaspettata, una voce messa a pubblica conoscenza anche da Pierre McGuire (giornalista NBCSN) che ha rivelato che Anaheim sta lavorando con una squadra della Eastern Conference per risolvere la questione.
Rasmus Ristolainen (Buffalo Sabres)
Apparentemente questa sembrerebbe esser la situazione contrattuale più facile delle sei messe in discussione. Buffalo ha ancora $8 milioni di spazio salariare e, soprattutto, la ferma volontà del difensore finlandese di vestire anche per le prossime stagioni (dai 4 ai 6 anni) la maglia dei Sabres. Una volontà mostrata anche dai fatti e dal permesso di allenarsi con il gruppo della prima squadra nonostante non si ancora sotto contratto. L’annuncio del suo rinnovo dovrebbe arrivare entro l’inizio della prossima settimana e Ristolainen potrebbe chiedere un ingaggio vicino ai $5 milioni.
Johnny Gaudreau (Calgary Flames)
Dalla situazione più tranquilla a quella più scottante. Johnny “Hockey” è il giocatore che sta facendo impazzire i fan di Calgary che attendono con ansia l’annuncio dell’ufficialità del rinnovo contrattuale. Il ragazzo statunitense classe 1993 ne viene da due stagioni fantastiche dove ha totalizzato 64 nella prima da rookie e 78 in 79 partite lo scorso anno nonostante il momento difficile dei Flames. L’agente del giocatore, nelle scorse settimane, ha sparato decisamente alto valutando il suo assistito sui $7.5-$8 milioni d’ingaggio andando totalmente fuori dai canoni dei rinnovi “after entry-level contract”. La franchigia canadese ha già fatto sapere che, nonostante disponga di $11 milioni di spazio salariare, non siglerà un contratto così importante a Gaudreau per il semplice fatto che non si vuole superare il limite ora imposto da capitan Mark Giordano sui $6.7. Solo pochi giorni fa il procuratore è tornato a parlare della vicenda rassicurando i tifosi dicendo che Gaudreau non partirà ma lanciando comunque una frecciatina a Calgary dicendo di non pensare ad un’ipotetica trade sollecitando la franchigia ad un accordo “rapido”.
Nikita Kucherov (Tampa Bay Lightning)
Se Gaudreau non è un problema di spazio salariare ma meramente di un mancato accordo sull’ingaggio, per Nikita Kucherov è tutta un’altra storia. L’attaccante dei Tampa Bay Lightning che ha messo a referto ben 131 punti nelle ultime due stagioni vuole fortemente restare ai Bolts per proseguire il progetto del general manager Steve Yzerman in cerca della conquista della Stanley Cup. Proprio per difendere il reale “valore” del russo classe 1993, Tampa starebbe cercando in ogni modo di fargli firmare un rinnovo che si avvicini (almeno) ai $6 milioni all’anno. Questa operazione, fermo restando le attuali condizioni, non potrebbe esser realizzabile per via dei $5.8 milioni di spazio salariare. Esistono varie opzioni per “sviare” a questo fatto come siglare un contratto a lunga scadenza impegnandosi a pagare una cifra bassa all’inizio che crescerà nel corso degli anni. Già perché sul salary cap l’ingaggio del giocatore non è quello realmente percepito ogni anno ma la media dei milioni percepiti tenendo conto gli anni del contratto. Prendendo per esempio un ipotetico accordo quadriennale da 23 milioni verrebbe fuori una media di $5.75 (diluita in 4.5 mln nel primo e nel secondo anno mentre 7 mln negli ultimi due anni). Tutto questo senza tenere a mente la reale volontà di Tampa di esaurire tutto il raggio d’azione sul mercato, una cosa abbastanza impensabile nel mercato odierno. E’ proprio per questo che da mesi si sente parlare di un possibile addio di Ben Bishop, portiere titolare da $5.9 milioni d’ingaggio, che l’anno prossimo terminerà il suo contratto con i Lightning. La sua cessione è un’operazione difficile ma non impossibile anche perché esistono poche squadre che a questo punto della stagione sono in cerca di un “number 1 goalie” a quelle cifre. A parte Bishop, gli altri nomi sacrificabili potrebbero essere Valtteri Filppula o Ryan Callahan anche in vista della prossima stagione dove dovranno assolutamente arrivare i rinnovi di Tyler Johnson e Ondrej Palat, altri due giocatori fondamentali nello scacchiere di Jon Cooper.
Jacob Trouba (Winnipeg Jets)
Da un attaccante ad un difensore passando per Jacob Trouba. La nona scelta assoluta del Draft 2012 è il giocatore con il futuro più instabile ed il maggior candidato ad una possibile trade. Questo perché il suo agente, 4 giorni fa, ha rilasciato delle dichiarazioni abbastanza decise dove chiedeva a Winnipeg la cessione del ragazzo perché “non viene valorizzato a causa della troppa concorrenza e dell’affollamento nella sua specifica posizione”. Toronto, Vancouver e Buffalo hanno già messo gli occhi sul classe 1994 ma Winnipeg non intende lasciarlo partire così facilmente.