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Giorni difficili per la nazionale statunitense di hockey su ghiaccio che nel torneo della “World Cup of Hockey” è stata clamorosamente eliminata collezionando 3 sconfitte su 3 partite contro Canada, Europa e Repubblica Ceca. Il dito viene puntato sull’allenatore del Team USA, John Tortorella (attuale coach dei Columbus Blue Jackets) oltre al general manager Dean Lombardi (a servizio dei Los Angeles Kings). Il punto focale della questione è l’esclusione del Stanley Cup Champion, Phil Kessel, un attaccante tanto voluto dai fans ma poco apprezzato dalla dirigenza. Dopo esser rimasto fuori dalle convocazioni, Kessel ha esternato tutta la sua delusione solamente 2 giorni fa tramite il suo account Twitter ufficiale.
Just sitting around the house tonight w my dog. Felt like I should be doing something important, but couldn't put my finger on it.
— Phil Kessel (@PKessel81) September 21, 2016
Come si legge dal tweet, l’ala dei Penguins dice di aver guardato la partita comodamente da casa sua (accanto al cane) e di sentire una sensazione come se avesse potuto dar di più per fare qualcosa d’importante per la sua nazionale.
Queste parole hanno suscitato tanto scalpore soprattutto per il fatto che Phil Kessel non è conosciuto come una persona molto presente sui social. Diverse persone hanno associato questo tweet ad una protesta contro un giocatore non ritenuto all’altezza ma lo stesso attaccante ha smentito categoricamente dicendo di non puntare il dito contro nessuno.
Questa uscita “social” non è andata giù all’allenatore John Tortorella che ha preferito commentare così: “Speravo che Phil non dicesse nulla perché ora è stato messo in cattiva luce. E’ troppo facile attaccare un qualcosa quando tutto va male“.
Molto più dure le parole del general manager Dean Lombardi che ha detto che non si scorderà di questo fatto in un prossimo futuro: “Questa è una cosa che segnerò nel mio taccuino e me la ricorderò nel futuro ma fatemi dire una cosa. Se voi parlate di giocatori come Justin Abdelkader, Blake Wheeler, Brandon Dubinsky, Ryan Kesler e David Backes non ritenuti “all’altezza”, vi assicuro che continuerei a preferire loro“.