In mattinata è stato il turno del programma corto per le coppie di danza, dove l’Italia non aspira solo ad una medaglia, ma anche a quella più pregiata.
Prima posizione per Anna Cappellini (capitano azzurro) e Luca Lanotte che confermano la buone prestazioni ottenute nei Grand Prix. Il loro valzer è risultato passionale ed energico, oltre al contenuto tecnico di ottima fattura (Twizzle su tutti)
Gabriella Papadakis e Guillaume Cizeron, al ritorno alle competizioni di livello dopo l’infortunio della Papadakis, si confermano quasi subito al top con una prestazione tutto sommato ottima: manca ancora qualcosa, ma possono senz’altro migliorare nel programma libero (o nei prossimi appuntamenti, come i Mondiali).
Segue poi una tripletta di coppie russa, capitanata da Ekaterina Bobrova e Dmitri Soloviev con 68.71 punti per un valzer ben interpretato.
Tra le coppie italiane, convincente prestazione da parte di Charlene Guignard e Marco Fabbri con 64.87 punti, non troppo lontani da un podio comunque difficile da raggiungere. Niente da fare invece per Misato Komatsubara e Andrea Fabbri, ventunesimi ad una sola posizione dalla qualificazione.
Sulla pista della Ondrej Nepela Arena di Bratislava, nel pomeriggio è poi andato in scena il libero uomini. Javier Fernandez conquista il suo quarto oro europeo. Lo spagnolo, chiaro favorito della vigilia, supera nuovamente quota 200 ed ottiene quindi il suo primo over 300 in carriera (302.77), secondo pattinatore nella storia dopo il giapponese Yuzuru Hanyu. Il campione europeo ha stupito come sempre tutti per il suo classico pattinaggio energico e musicale, oltre alle doti tecniche che affina stagione dopo stagione: tre i salti quadrupli compiuti dal campione europeo (un Toeloop e due Salchow), ma il punteggio sarebbe stato ancora più alto senza una caduta sul triplo Axel.
A più di 60 punti dalla vetta si gioca la lotta per medaglie, con 3 pattinatori racchiusi in soli 2 punti.
Medaglia d’argento per l’israeliano Alexei Bychenko, autore di una prestazione alquanto pulita (158.47 punti per il libero che lo portano a 242.56 punti), in cui è la difficoltà dei salti ad incidere molto sul punteggio. Anche per lui una caduta (sul quadruplo Toeloop).
Il bronzo invece va alla Russia, con Maxim Kovtun che non conferma in pieno i risultati ottenuti il giorno precedente, ma proprio grazie ad essi riesce a piazzarsi in terza posizione: per lui un inizio di programma difficile, con uno step-out sul quadruplo Salchow, una caduta sul quadruplo Toeloop e un triplo Salchow non riuscito. Nonostante tutto, riesce a riprendersi nella seconda parte di programma.
Florent Amodio, all’ultima gara della sua carriera, conquista un ottimo quarto posto ad un passo dal podio (240.96 punti totali). Per il francese, ottavo dopo lo short program, prestazione equilibrata e senza sbavature, condita da ottimi punteggi sui components, che fanno differenza rispetto agli atleti a lui vicini.
Inspiegato crollo da parte di Michael Brezina, terzo dopo il primo segmento di gara, ma sceso notevolmente di rendimento durante il libero con due cadute sui quadrupli Salchow, che lo fanno crollare in decima posizione.
Per i colori italiani, Ivan Righini e Matteo Rizzo continuano a mostrare i progressi ottenuti in stagione con due prestazioni di buon livello: il primo ottiene il suo personal best sia sul libero (154.13) che sul totale (236.36) dimostrando di poter competere in campo europeo per una medaglia.