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Buona la prima per Novak Djokovic a Wimbledon 2018. Il serbo, numero 19 del seeding, non ha problemi nel regolare Tennys Sandgren con lo score di 6-3 6-1 6-2 e accedere al secondo round, dove avrà tutti i favori del pronostico contro Andreozzi o Zeballos. Evidente la superiorità di Nole, sembrato in palla sin dai primi scambi come ha dimostrato anche la finale raggiunta un paio di settimane fa al Queen’s. Poco più di un allenamento agonistico dunque per lui, senza troppe energie disperse e con l’ambizione di tornare in fondo in uno Slam.
Il match si mette da subito in discesa per il serbo che trova il break già nel terzo gioco del primo set. In difficoltà Sandgren con i colpi a rimbalzo, lo dimostrano le due stecche con entrambi i fondamentali sulla parità dell’1-1. Al contrario, per Nole non c’è alcun problema nei propri turni di servizio: due soli punti lasciati per strada ma un secondo break sulla battuta dell’americano che arriva solamente sul 5-3 dopo tre chance mancate nel settimo game.
La forbice si allarga già in avvio di secondo set: la palla in risposta dal lato di Djokovic torna troppo spesso per i gusti del numero 57 al mondo, poco incisivo da fondo. Nole è bravo nel mescolare le carte variando spesso ritmo col rovescio in back e per Sandgren c’è poco da fare: solamente sotto per 0-3 riesce ad interrompere il filotto di 5-0 dell’ex campione di Wimbledon, ma è ormai troppo tardi per abbozzare una rimonta. La testa di serie numero 19 del tabellone decide di accorciare i tempi ed evitare ogni sorta di rischio. Djokovic riprende dunque a macinare e piazza un altro filotto di sei giochi consecutivi issandosi sul 3-0 e servizio nel terzo parziale. Qui l’unico (e fisiologico) passaggio a vuoto di Nole: per la prima volta cede il servizio, poi manca tre chance di break consecutive dallo 0-40 e Sandgren prova a crederci. Sul 3-2 il serbo torna però a mettere le cose in chiaro e chiude i conti dopo poco più di un’ora e mezza di partita.