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Dopo 3 ore e mezza di gioco Milos Raonic supera la testa di serie numero 3, nonché 7 volte campione qui a Church Road, Roger Federer col punteggio di 6-3 6-7 4-6 7-5 6-3 e accede così per la prima volta in carriera alla finale di un torneo dello Slam: domenica pomeriggio sfiderà nella finale di Wimbledon il vincente della sfida tra Murray e Berdych.
Lo svizzero è in vantaggio per 9-2 negli scontri diretti, anche se l’ultima sfida tra i due, cioè la finale a Brisbane di inizio anno, è favorevole a Raonic; il precedente più significativo è certamente la semifinale di Wimbledon di 2 anni fa, dove Federer si impose con un triplice 6-4, sebbene da allora i progressi di Raonic siano stati lampanti, anche grazie all’inserimento di John McEnroe nel suo staff, proprio in vista della stagione su erba.
Il primo parziale dura 33 minuti e si decide di fatto nel quarto game, dove Federer concentra 3 gratuiti, 2 col diritto e uno col rovescio, ed un doppio fallo, facendosi brekkare: sul servizio di Raonic si gioca davvero poco, lo svizzero riesce ad arrivare due volte a 30 e due ai vantaggi, ma alla fine cede il parziale per 3-6 senza aver mai avuto palle break.
Il secondo set procede “on serve”, senza che il giocatore in risposta abbia chance fino al 5-4 Federer: qui lo svizzero riesce a mettere dal’altra parte un paio di risposte interessanti e Raonic dà un mano con un doppio fallo, 0-40 e tre set point. L’elvetico chiama avanti il più giovane avversario, ma il canadese risponde presente col back di rovescio ed una magistrale difesa della rete, per poi annullare il terzo set point con una gran seconda di servizio. Federer accelera da fondo e si procura una quarta palla set, ma una stecca di rovescio lo condanna ad essere agganciato sul 5-5 e poco dopo ad un inevitabile tie-break: qui però Federer è praticamente perfetto, mentre Raonic commette un doppio fallo sul 3-3, primo dei 4 punti di fila che permettono allo svizzero di riportare in parità il computo dei set.
Anche il terzo set, come prevedibile, gira attorno a pochi punti e anche in questo caso un doppio fallo risulta decisivo per l’aggiudicazione del parziale: lo commette Raonic nel settimo game, assieme ad un attacco un po’ timido ed a una steccata di rovescio, che danno a Federer il break, e di lì a pochissimo il set col punteggio di 6-4.
Il tennista di Basilea è in fiducia in avvio di quarto set, mentre Raonic risente un po’ della rimonta subita: i turni di servizio di Roger scivolano via più rapidi, mentre il canadese, seppur con grande classe e sangue freddo, deve annullare 2 palle break nel quinto ed una nel nono game. Tutto fa pensare ad un nuovo tie-break, ma con Raonic avanti 6-5 e Federer sul 40-0, lo svizzero si complica maledettamente la vita: prima ridà fiducia a Raonic con 2 doppi falli, poi si vede infilato da due poderose risposte della testa di serie #6, ed infine dopo aver annullato due set point, sbaglia la direzione di un attacco a campo aperto, subendo il passante di rovescio del canadese e dovendo così cedere game e parziale per 7-5.
Nel set decisivo l’inerzia psicologica del match è chiaramente ribaltata e nel quarto game iniziano ad arrivare i guai per Federer: uno scivolone ed un doppio fallo gli costano una prima palla break, che però è lucidissimo ad annullare con il diritto incrociato. Arriva una seconda palla break, qui però l’elvetico sbaglia ancora la direzione dell’attacco, dando il via ad una spettacolare schermaglia nei pressi della rete, da cui però Raonic riesce ad uscire vincitore, allungando sul 3-1. Lo svizzero è sfiduciato, riesce si a salvare altre 2 palle break nel successivo turno di servizio, ma a Raonic adesso basta tenere il servizio per portare a casa l’incontro e lo fa concedendo appena 2 quindici nei restanti tre turni di servizio, chiudendo set e incontro per 6-3.