Uno dei match di apertura della 4^ giornata dell’Atp Masters 1000 di Miami è stato quello del nostro portacolori Andreas Seppi, che dopo aver sconfitto l’americano Donald Young all’esordio, ha dovuto cedere il passo all’ucraino Alexandr Dolgopolov, n°29 del mondo, col punteggio di 6-4 6-4. L’italiano è parso abbastanza centrato nel suo tennis da fondo campo, ma è mancato totalmente nei momenti chiave del match, a differenza dell’avversario, che dal canto suo ha regalato la solita serie di spettacolari vincenti. Male il caldarese anche al servizio, con meno del 50% di prime palle in campo.
Nei tre precedenti, di cui l’ultimo datato 2012, l’italiano aveva dimostrato di soffrire particolarmente il gioco unico del nativo di Kiev, riuscendo a strappare soltanto un set, proprio nell’ultima sfida (Masters 1000 di Madrid). Nel 2011 anche un precedente sugli stessi campi di Key Biscayne, che nel tempo hanno dimostrato di essere molto più congeniali al “guru” Dolgopolov, come viene chiamato dai suoi fan italiani di Facebook: nel 2014 è riuscito a issarsi fino ai quarti di finale e altre due volte si è fermato al 4° turno, da ricordare quella dell’anno scorso quando mandò in bambola il n° 1 del mondo Djokovic, poi campione del torneo, sciogliendosi a un soffio dalla vittoria. L’altoatesino ha, dal canto suo, come miglior risultato il 4° turno del 2014; poche partite vinte nelle altre partecipazioni.
Cronaca
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Nel 1° game, con Dolgopolov alla battuta, ci sono subito le prime palle break, ma l’ucraino è bravo ad annullarle con il servizio, per poi a sua volta ottenerne due nel game successivo grazie a uno dei suoi magici pallonetti; qui l’italiano regala il break senza neanche giocare, commettendo il primo doppio fallo. Sullo 0-2 Seppi reagisce subito e, giocando ben vicino alla linea di fondo, brekka l’ucraino alla terza occasione del game, la prima in cui Dolgo serve la seconda palla. Dopo 25 minuti e due turni di servizio senza break, è 3-2 Dolgo, con entrambi i giocatori che, al cambio campo, cercano refrigerio dal sole cocente della Florida mettendosi del ghiaccio sul collo. Dopo il brillante e lottato avvio di partita, e 3 game di relativa tranquillità per chi serve, Seppi non sfrutta sul 4-4 una palla che lo porterebbe a servire per il set, affossando un back in rete che pagherà caro nel game successivo. Sul 5-4 infatti, l’ucraino gioca uno dei suoi game in risposta “illuminati”, un lob e un fulmineo passante incrociato di dritto lo portano al set-point, Seppi lascia un po’ a desiderare ed è 6-4 Dolgopolov.
Come spesso accade, in apertura di secondo parziale arriva il break per il perdente del primo, con Alexandr meno reattivo che concede errori gratuiti. Servizio e dritto del nostro n°2 ad annullare la chance di break per l’ucraino, ed è 2-0 Andreas. Sul 3-1, Seppi percepisce il calo dell’avversario e nel game di risposta si fa molto aggressivo, sballottandolo a destra e sinistra con il dritto e riuscendo così a strappare nuovamente la battuta a Dolgopolov, a cui nulla vale il terzo lob vincente del match, 4-1 Italia; vantaggio, però, che dura solo il tempo di un cambio campo in cui la tds n° 27 appare stremata per via del caldo tropicale, clima che il caldarese sembra invece soffrire meno. Nonostante ciò o forse proprio per questo, l’ucraino non molla la presa e con un grande sforzo segna un parziale di 4 game consecutivi che appariva inverosimile solo pochi minuti prima, 5-4 Dolgo e l’azzurro costretto a servire per rimanere in partita. Qui, Seppi va di male in peggio e sprofonda, regalando una vittoria molto più facile di quando poteva essere all’ucraino, che ora se la vedrà con Kei Nishikori. Il punteggio finale è 6-4 6-4 in favore dell’ucraino.
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