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Buona la prima per Fabio Fognini. L’azzurro si aggiudica un match di esordio complicato contro il Next Gen Daniil Medvedev col punteggio di 7-6(5), 6-4. Ad attenderlo al secondo turno l’austriaco Dominic Thiem, testa di serie numero 3.
Si trattava della prima partita sul cemento per Fognini, al rientro nel circuito dalla terra rossa di Kitzbuhel. Il ligure si aggiudica al photofinish un primo set da brividi, leggermente più comodo il secondo. Ora c’è Thiem, col quale ha perso l’unico incontro disputatosi nel 2015 sul rosso di Monaco.
LA CRONACA – Il primo set inizia con entrambi i giocatori che tengono il servizio. Nel terzo game Fognini manda fuori in lunghezza un paio di colpi e concede la prima palla break dell’incontro, ma la annulla prontamente con un diritto incrociato che costringe Medvedev all’errore. Situazione identica, ma a parti invertite, nel gioco successivo: il ventunenne russo si ritrova a dover fronteggiare palla break, ma si salva con un servizio vincente. Sul 2-2 ancora un game ai vantaggi sul servizio del ligure: sul 30-40 un errore di valutazione del giudice di linea penalizza Fognini, che aveva messo sulla riga un diritto che gli avrebbe probabilmente permesso di riagganciare Medvedev. Si rigioca il punto e stavolta l’azzurro cede la battuta. Al cambio campo ci sono subito due opportunità per l’immediato controbreak, ma il giovane tennista russo ottiene quattro punti consecutivi e sale sul 4-2. A questo punto ancora problemi al servizio per Fognini, che con un doppio fallo concede una chance per il doppio break di vantaggio, ma è bravo ad annullarla e a conquistare il suo turno di battuta. Il game appena vinto si rivela fondamentale: il ligure prende fiducia, gioca un ottimo game in risposta, si procura tre palle break consecutive e converte la seconda: 4-4. Il trend positivo per l’azzurro non si ferma e arriva il primo turno di servizio non sofferto, tenuto addirittura a zero. Medvedev interrompe però l’emorragia di tre giochi persi consecutivamente e raggiunge agevolmente Fognini sul 5-5. Qui l’italiano va sotto 0-30, riesce a recuperare nel game, ma sul 30-40 gli viene contestato un fallo di piede sulla prima e arriva il doppio fallo, dato il nervosismo dell’azzurro non così difficile da immaginare. Medvedev può servire per il set, ma Fognini non ci sta e costringe l’avversario al tie-break. I primi quattro punti sono uno scambio reciproco di mini-break e nessuno dei due riesce a scappare nel punteggio. Sul 5-5 arriva però il mini-break decisivo, con Fognini che serve una prima vincente e chiude così il primo parziale: 7-6(5).
Nel secondo set è Medvedev a partire al servizio. Il moscovita soffre, deve fronteggiare un totale di quattro palle break, di cui due consecutive, ma è devastante col servizio al momento di annullarle e tiene provvidenzialmente la battuta. Si segue la scia del servizio fino al 2-1, quando Fognini sul 30-30 commette doppio fallo e manda poi in rete un diritto. Il tennista di Arma di Taggia riesce però a non lasciar scappare l’avversario, operando l’immediato controbreak sulla seconda delle tre palle break consecutive e tenendo poi un delicato turno di servizio. Sul 3-3 arriva la svolta: si alternano gratuiti e belle giocate da entrambe le parti, ma alla fine è Fognini a spuntarla alla quarta palla break. L’azzurro sale sul 5-3, nel nono gioco si procura tre set point sul servizio di Medvedev, ma è tutto rinviato al game successivo. Al momento di servire per il match Fognini si porta sul 40-0, si fa raggiungere nel game, ma non concede palle break e chiude all’ottavo set point per 6 giochi a 4.