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Al Tennis Club Padova c’è tutto: un’entry list di alto livello, una prima testa di serie con trascorsi da n.50 del mondo e una pattuglia di italiani pronti a succedere nell’albo d’oro a Riccardo Bellotti, campione dodici mesi fa. Sono le premesse della seconda edizione degli Internazionali Città di Padova, di nuovo sui campi dell’affascinante club di via Libia a partire da sabato 3 giugno, con il via alle qualificazioni. A guardare tutti dall’alto ci sarà lo spagnolo Ruben Ramirez-Hidalgo, una delle leggende del circuito internazionale, con i suoi 40 anni in arrivo il gennaio prossimo e ancora tantissima voglia di lottare per un ruolo da protagonista. Una volontà ferrea che lo spinge ogni anno a ritardare la data di scadenza della sua carriera. Il grande pubblico lo ricorda soprattutto per un match, nel 2008 al Masters 1000 di Monte Carlo, quando arrivò sul 5-2 al terzo set contro l’allora numero 1 del mondo Roger Federer, prima di crollare sul più bello. Ma la sua carriera è fatta di molto altro, come undici successi a livello Challenger e una valanga di partecipazioni ai tornei del Grande Slam. A Padova si presenterà dopo il suo undicesimo Roland Garros, forte di una classifica di numero 168 del mondo, rarissima da trovare nei tornei Futures. Fosse stato appena 18 posizioni più in su non avrebbe nemmeno potuto partecipare (da regolamento), invece ci sarà ed è il favorito numero uno, in mezzo ai tanti stranieri che popolano le prime teste di serie: dall’austriaco Linzer al tedesco Fanselow, passando per il russo Karatsev e l’argentino Collarini.
Al momento l’Italia può contare su sei rappresentanti nel tabellone principale, capeggiati da Matteo Viola, che per il Tennis Club Padova gioca il campionato di Serie B e nel 2016 fu l’ultimo ad arrendersi a Bellotti. Insieme al 29enne mestrino già nel main draw anche Marco Bortolotti, Andrea Basso, Andrea Vavassori, Jacopo Stefanini e Francesco Vilardo, insieme a tre wild card: gli organizzatori hanno invitato Giacomo Giunta, la Federtennis invece ha premiato Gian Marco Moroni e Julian Ocleppo, figlio dell’ex davisman Gianni e fresco di quarti di finale al Challenger di Mestre. Da tenere d’occhio anche il francese Chazal, prima testa di serie nel 2016, e il 19enne brasiliano Orlando Luz, ex n.1 al mondo juniores, con un titolo al Trofeo Bonfiglio di Milano. In attesa dei big, in gara da lunedì pomeriggio, lo spettacolo scatta già con le qualificazioni: tre turni da sabato (ore 9) a lunedì mattina, che permetteranno a 8 dei 48 giocatori al via di conquistare gli ultimi posti liberi fra i 32 del main draw. Finali sabato 10. L’osservato speciale delle “quali” sarà Jason Kubler, australiano che ha sfiorato la Top 100 prima di fermarsi un anno per infortunio, ma è pronto alla rinascita. Insieme a lui tanti giovani e potenziali outsider.