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Dopo l’annuncio di ieri sera da parte di Novak Djokovic, che ha comunicato che non continuerà a lavorare con Boris Becker dopo tre anni di collaborazione (QUI L’ ARTICOLO), il coach tedesco ha dichiarato ai microfoni dell’emittente britannica Sky Sports che il campione serbo non si è allenato al massimo negli ultimi sei mesi, dopo lo straordinario successo al Roland Garros: “Non ha dedicato tutto il tempo che doveva nell’allenamento negli ultimi sei mesi e lui lo sa. Il successo non arriva premendo un pulsante o giocando bene in un torneo: si deve lavorare dalla base, perché i rivali fanno lo stesso“.
Tanti i traguardi raggiunti dal ventinovenne di Belgrado sotto la sua guida: tra tutti spiccano sei tornei del Grande Slam e ben 122 settimane consecutive in vetta al ranking mondiale. Dopo il successo sulla terra di Parigi, nell’unico Slam che mancava alla sua bacheca, abbiamo però assistito a un lieve declino delle sue prestazioni, culminato col perdere lo scettro di numero 1 del mondo, ora nelle mani di Andy Murray.
Becker, tuttavia, ha aggiunto che la fine del loro rapporto professionale è stata siglata di comune accordo e di non avere dubbi sulle qualità del suo ex assistito: “Sono sicuro che tornerà al top l’anno prossimo. Sono sicuro che le sconfitte in finale, il fatto di perdere il numero uno e la finale del Masters persa, può far male. Ma a volte bisogna sperimentare cosa si prova a perdere. Novak non ha perso quasi mai in due anni e mezzo. E come suo tifoso numero uno per il prossimo anno, sono convinto che recupererà la sua forma, ma deve tornare di nuovo in campo, al lavoro e all’allenamento“.