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Clamoroso al Dubai Duty Free Tennis Championships: Roger Federer è stato eliminato nel match di ottavi di finale dal russo Evgeny Donskoy, che si è imposto in rimonta con lo score finale di 3-6 7-6(7) 7-6(5) (QUI LA CRONACA LIVE DEL MATCH), al termine di una partita incredibile, in cui è stato costretto a salvare ben tre match point nel corso del secondo parziale e, ancor più clamorosamente, a recuperare uno svantaggio di due mini-break nel tie-break del set decisivo.
Sfida del tutto inedita tra i due giocatori, nell’incontro che chiude il programma sul campo centrale dell’Aviation Club Tennis Centre. Il giocatore di Mosca, dopo un inizio di stagione tutt’altro che esaltante, condito da ben quattro eliminazioni all’esordio in altrettanti tornei disputati, a cui si aggiunge il mancato ingresso nel main draw a Melbourne, ha raggiunto un ottimo ottavo di finale a Rotterdam e superato le qualificazioni a Marsiglia; qui negli Emirati Arabi è reduce da due turni preliminari brillantemente archiviati (contro Gojowczyk e McGee), e da un duplice 6-4 rifilato al connazionale Mikhail Youzhny nel match di primo turno. L’avvio di 2017 del fuoriclasse di Basilea è noto a tutti: diciottesimo trionfo Slam in carriera in Australia, successivo all’apparizione in Hopman Cup. A Dubai, uno dei suoi giardini preferiti, sette titoli su nove finali disputate: l’ultima nel 2015, quando regolò in due parziali Novak Djokovic.
Primo set che, definire rapido, è sicuramente un eufemismo: il trentacinquenne elvetico sfodera infatti tutte le armi del suo sterminato repertorio, mettendo in palese difficoltà il tennista moscovita. Sono tredici i punti vinti consecutivamente dallo svizzero tra terzo e sesto game, una striscia che gli permette di indirizzare in maniera ben precisa il parziale; dopo appena 17 minuti di gioco è avanti cinque giochi a uno. Donskoy, che in carriera non ha mai battuto un Top Ten, prova ad accorciare le distanze giocando un gran game in risposta nel settimo gioco ma, qualche istante più tardi, una risposta lunga su un ottimo servizio al corpo dell’avversario, consegna a Federer il primo set col punteggio di 6-3.
Il qualificato russo prova a tenere botta nelle prime battute del secondo parziale: nel terzo game, sul proprio servizio, recupera da una delicata situazione di 0-30. Entrambi mantengono altissime percentuali di realizzazione alla battuta: il numero 116 del mondo trasforma in punto addirittura il 90% di prime e seconde palle fino al 4-3 in suo favore, momento in cui il match viene sospeso per qualche minuto per alcuni problemi all’impianto di illuminazione. Si torna a giocare e proprio Donskoy prova per primo ad affondare il colpo: con un brutto gratuito di diritto, spreca però malamente un primo set point a sua disposizione nel corso del decimo game. Federer non concede più nulla al servizio, il moscovita non è da meno, il tie-break è quindi inevitabile: un poderoso passante permette al giocatore rossocrociato di guadagnare un mini-break di vantaggio e portarsi avanti 3-2; sembra essere il preludio alla fine dell’incontro, ma il ventiseienne russo non vuole proprio saperne. Grazie alla complicità dello sfidante, saranno infatti ben tre i match point neutralizzati dall’ex numero 65 delle classifiche mondiali: due sul 4-6, un altro sul 6-7, prima di trascinare clamorosamente la contesa al terzo parziale sull’ennesimo errore di diritto dell’elvetico.
Il punto di svolta della partita sembra avere luogo nel sesto gioco del terzo e decisivo set, quando il 18 volte campione Slam torna ad avere una palla break che mancava dal sesto game del primo parziale: break point puntualmente trasformato su un diritto nettamente lungo dell’avversario. Avanti 5-3, Federer può servire per la prima volta per il match, ma un incredibile turno di risposta del nativo di Mosca riporta l’equilibrio nel computo dei break. Ristabilita la parità sul 5-5, è nuovamente Donskoy a tentare il colpo di coda decisivo, breakkando la terza testa di serie per la seconda volta consecutiva e procurandosi l’inverosimile (fino a qualche minuto prima) possibilità di servire per archiviare la pratica, sul 6-5 a proprio favore. Il russo gioca però uno dei peggiori turni di battuta della propria carriera, perde a zero il servizio e, dopo un pessimo doppio fallo, prolunga al tie-break anche il set decisivo: sul velluto il tennista elvetico, che agevolmente si porta sul 5-1 a proprio favore con due mini-break di vantaggio. Finita? Assolutamente no. La rimonta del moscovita ha dell’incredibile: la risposta che gli permette di rifarsi sotto sul 4-5 sembra un segno del destino. Lo è, anzi: il giocatore russo mantiene i successivi due turni di servizio e, sul 6-5, un altro diritto in corridoio di Roger Federer dopo due ore e due minuti di gioco gli apre le porte della gloria. Punteggio finale di 3-6 7-6(7) 7-6(5) per  Evgeny Donskoy, che per la prima volta in assoluto supera uno dei primi dieci giocatori del mondo: ironia della sorte, per sfatare questo tabù ha scelto il tennista migliore di tutti i tempi.
Ai quarti di finale vi sarà la sfida col francese Lucas Pouille, che oggi ha concesso solamente cinque giochi al rumeno Marius Copil. Per Federer, esclusa la Hopman Cup, prima sconfitta ufficiale della stagione: oggi apparso piuttosto sottotono, lo rivedremo a Indian Wells, in quello che sarà il primo Masters 1000 di questo 2017.