Mai banale nelle proprie dichiarazioni Andy Murray, vincitore della Coppa Davis 2015 con la sua Gran Bretagna, soprattutto quando si discute di argomenti delicati come il doping. “Penso che tutti gli sport possano fare di più per combattere maggiormente il fenomeno del doping. Adesso credo sia meglio rispetto ad alcuni anni fa. L’anno scorso certamente sono stato controllato tanto, ma quest’anno due volte. Fare due test in tre mesi è chiaramente non sufficiente”. Lo scozzese torna a chiedere all”Atp e all’Itf un maggiore impegno nella lotta al doping. “Bevo frullati di proteine da quando avevo 18 anni, barrette energetiche in campo, ovviamente bevande sportive quando gioco. Ad inizio carriera a volte prendevo le vitamine. Ora non assumo nessun integratore. Se ti fai prescrivere una sostanza di cui non hai bisogno, è sbagliato.
[the_ad id=”10728”]
Il numero 2 del mondo parla anche dei suoi obiettivi per il 2016: “Gli Slam sono la mia priorità nel circuito. Non penso che questo cambierà mai ma le Olimpiadi si svolgono una volta ogni quattro anni e so quanto ha significato per me a Londra 2012. Perciò non voglio scombussolare la mia preparazione e andare lì non sentendomi bene. Non c’è nessuna ragione per non andare alle Olimpiadi. Poi, dovrò essere intelligente su cosa fare. Se arrivare a Rio una settimana prima per abituarmi alle condizioni e allenarmi sui campi, allora farò quello. Forse gioco Cincinnati e non in Canada ma vediamo…”
Il tennista scozzese, battuto a sorpresa settimana scorsa a Indian Wells 7-6 al terzo da Federico Delbonis, questa settimana sarà presente nell’altro classico Masters 1000 americano, in quel di Miami. Murray, che usufruirà di un bye al primo turno, affronterà all’esordio il vincente del match tra Denis Istomin e il giovane Borna Coric.