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L’azzurro d’America nasce a Roma il 22 gennaio 1998. Nel 2004 papà Massimo, primo allenatore di Liam Caruana, si traferisce per lavoro con tutta la famiglia negli Stati Uniti, per la precisione a La Jolla, bellissima località sul mare a nord di San Diego. Caruana prende in mano la prima racchetta a 7 anni, subito dopo il trasferimento dall’Italia. Nel 2011 un nuovo trasloco vede la famiglia Caruana stabilirsi in Texas, prima a New Braunfels e successivamente ad Austin, dove oggi ha la possibilità di allenarsi con Ryan Harrison e, alcuen volte, con l’ex numero 1 del mondo Andy Roddick. Giocatore prettamente da superfici rapide, si sta abituando anche alla terra battuta grazie alle esperienze in Serie A1 con il Circolo Canottieri Aniene, con cui ha fatto l’esordio quest’anno. Attualmente è al numero 423 Atp, che equivale al suo best ranking.
Un rovescio da urlo. Caruana possiede un rovescio bimane già di primissimo livello, mentre deve crescere con il dritto e il servizio. Non è altissimo (180 centimetri) ma fisicamente è un piccolo toro, capace di muoversi rapidamente sul campo alternando colpi offensivi e difensivi. In risposta è molto reattivo e abile. “Le qualificazioni Next Gen, organizzate per noi ragazzi italiani, mi incuriosisce molto, in particolar modo per via delle nuove regole. Voglio finire bene questa stagione: se tutto va come deve andare, prepareremo la prossima annata con la convinzione di fare un salto di qualità, magari iniziando a giocare qualche tornei challenger in più”.
L’exploit di Todi e il primo titolo Futures. Una stagione 2017 di ottimo livello e di grande crescita per Liam Caruana, che ha saputo raggiungere la sua prima semifinale challenger a Todi, su terra battuta, battendo Arnaboldi, Grigelis e Sakharov. A livello futures è giunto invece il primo titolo sul cemento di Decatur, Illinois.