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“Rinunciare a Roma 2024 comporterebbe una figuraccia internazionale mostruosa per l’Italia. Sarebbe una sconfitta per lo sport, vorrebbe dire che è intervenuta la politica disconoscendo i via libera della politica stessa“. Queste le parole del presidente del Comitato olimpico nazionale italiano Giovanni Malagò a proposito della candidatura per i Giochi del 2024. “Non ci sono costi per i cittadini romani anche perché sarebbero coinvolte 11 città, l’Olimpiade, al contrario, porta lavoro per 177mila persone, considerando aggiudicazione ed evento – ha affermato il numero uno dello sport italiano alla ‘Domenica Sportiva’ -. Da qualche parte l’investimento pubblico va impiegato. Se c’è un progetto alternativo che se ne parli, ma i sondaggi sono chiari e totalmente a favore della candidatura. Il budget è un decimo rispetto a 15 anni fa“, riportato poi in grafica negli studi Rai: 5.3 miliardi di cui 1.7 dal Cio, 1.5 derivanti da sponsor, marketing e biglietti, e 2.1 dal governo (300 milioni all’anno per 7 anni).
“C’è un accordo e chiediamo che venga rispettato e che ci sia rispetto per un percorso iniziato tre anni fa– ha continuato Malagò -. Di natura sono ottimista: il verdetto arriverà il 13 settembre 2017 a Lima, adesso si tratta solo della decisione per la candidatura italiana. Anche qui c’è confusione: non stiamo decidendo se organizzare o no l’Olimpiade, ma se andare avanti o meno per qualcosa iniziato tre anni fa“.