Roma 2024

Roma 2024, Giovanni Malagò: “Amarezza infinita, la Raggi deve rispettare lo sport” (PODCAST)

Giovanni Malagò - Foto Nizegorodcew/Sportface

Roma 2024, il day after. Ed è già tempo di pensare a un altro grande evento, l’Europeo del 2020, che l’Italia ospiterà insieme ad altre 12 nazioni (sarà il primo torneo “itinerante”, fortemente voluto dall’ex presidente UEFA Micheal Platini). Questa mattina, durante la presentazione del logo dell’evento, tutti i protagonisti della giornata di ieri, dal presidente del Coni Giovanni Malagò, al sindaco di Roma Virginia Raggi, hanno avuto modo di rincontrarsi.

Ma non sono volati gli stracci. Malagò ha prima salutato la Raggi con un baciamano (“lo faccio sempre con le persone con cui non ho confidenza”, ha detto il presidente del Coni), per poi prendere posto all’evento, lontano da lei. Al termine della presentazione, comunque, il numero uno dello sport italiano non ha nascosto la sua amarezza per quanto successo ieri: “C’è amarezza infinita, sicuramente. Oggi, siamo qui per rispettare i ruoli istituzionali: è un appuntamento fissato da tempo e non è il caso di tornare sull’Olimpiade. Sono le curiose circostanze della vita delle persone. Neanche uno sceneggiatore avrebbe potuto fare di meglio”.

Nessuno scenario nuovo in vista, al momento. Malagò ha decisamente smentito qualsiasi retroscena che coinvolgesse il presidente del Consiglio Matteo Renzi (“non c’è stato alcun incontro segreto a Palazzo Chigi, questa mattina siamo stati lì, io e Carlo Tavecchio, per presentare il nuovo presidente dell’UEFA Aleksander Ceferin“), così come qualsiasi possibilità di incontrare nel breve termine Virginia Raggi: “Non ciÈ sono appuntamenti in agenda e, soprattutto, non credo che ci sia intenzione da parte sua di invitarmi a discutere. Il sindaco mi deve delle scuse? Assolutamente no, non c’è problema: una donna non deve mai chiedere scusa. L’unica cosa che è mio dovere ricordare è che bisogna portare rispetto al mondo dello sport: è indispensabile”.

ASCOLTA L’AUDIO INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CONI GIOVANNI MALAGÒ:

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