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Giornate di attente riflessioni sul fronte sicurezza per ovviare ad eventuali attacchi terroristici. Intanto il ministro della Difesa brasiliano, Raul Jungmann, ha affermato che la nuova legge antiterrorismo, entrata in vigore solo nel marzo scorso, è stata imposta “da fuori”, in vista dell’Olimpiade. “Il Gruppo di azione finanziaria internazionale mandò una lettera, spiegando che senza una legge antiterrorismo non avrebbe dato via libera alle Olimpiadi”, ha sottolineato Jungmann, secondo il quale “i governi Lula e Dilma si erano sempre opposti, sostenendo che non volevano criminalizzare i movimenti sociali”. Il Gafi è un organismo intergovernativo, sorto nel 1989 in occasione del G7 di Parigi, il cui fine è la promozione di politiche per il contrasto del riciclaggio di denaro di origine illecita, del finanziamento al terrorismo e della proliferazione di armi di distruzione di massa. In base alla nuova legge antiterrorismo sono stati arrestati ieri 10 presunti affiliati dell’Isis, sospettati di preparare attentati durante le Olimpiadi di Rio. Il ministro ha aggiunto che “esiste un clima di paranoia nel mondo che, pensiamo, sia giustificabile. Vediamo una diversificazione di attacchi terroristici, molti Paesi sono coinvolti e molti sono i mezzi usati. Non sorprende che un terrorista usi un fucile, ma un attentato con un camion e’ doppiamente sconvolgente. Anche se atto terroristico e’ sempre un atto conto l’umanità”.