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Nuoto, Assoluti Riccione 2016: Carraro domina i 100 rana, sfida D’Arrigo-Detti nei 200 stile

Fabio Scozzoli - Foto profilo ufficiale Facebook

Volge al termine anche la quarta ed ultima giornata di gare dei Campionati Assoluti di Riccione di nuoto, il cui programma si concluderà con le finali disputate nel pomeriggio. In attesa dell’epilogo, tanti i record bissati, le conferme acquisite, i talenti emergenti ed i pass olimpici conquistati in questa prima competizione fondamentale in chiave Rio de Janeiro: gli atleti azzurri alla ricerca della qualificazione potranno però ancora sperare nella partecipazione al prossimo Europeo di Londra che si terrà dal 9 al 16 maggio. Ad infiammare l’atmosfera allo stadio del Nuoto di Riccione, gli ingressi in acqua del fiore all’occhiello dei 100 rana al femminile, Martina Carraro che si è già ritagliata un ruolo da protagonista nella gara sprint dai 50 con tanto di record, Erika Ferraioli nei 50 sl e l’attesissimo tete a tete tra D’Arrigo, Detti e Dotto a contendersi la scena nei 200 sl.

Ad aprire le eliminatorie della quarta giornata, la gara dei 100 rana femminili, dominate da una splendida Martina Carraro che chiude in sicurezza in 1 07’ 78’’ lasciando un abisso dietro di sé ed incrementando le aspettative di un pass olimpico sempre più concreto per la finale del pomeriggio. Presente in vasca anche Ilaria Scarcella, che nuota abbondantemente sopra l’1 08’ (1 09’74’’ il crono della ranista) ma riesce ad ottenere il terzo tempo di ingresso in finale alle spalle di Angiolini, in un ottetto completato da Giulia Verona, Guzzetti, Arianna Castiglioni, Fissneider e Fangio.

Ad aggiudicarsi la prima batteria dei 200 farfalla maschili è Pelizzari che timbra con fatica un 2 00’ 49’’ poco competitivo ma che gli permette tuttavia di agguantare la finale con il quinto crono complessivo. Per scendere sotto il muro dei 2 minuti bisogna attendere l’ingresso in acqua di un imponente Giacomo Carini: 1 58’28’’ che gli garantisce il miglior tempo di ingresso in finale dopo una performance senza sbavature e con notevoli margini di miglioramento. Appuntamento nel pomeriggio anche per Berlincioni, Bussolin, Pavone, Casarin, Valera e Bracco.

Nello stile della pura velocità, i 50 sl al femminile recano la firma di Erika Ferraioli che nuota un 25’51’’ di grande personalità al mattino. Dopo la prima batteria vinta da Alice Nesti che però non rientra neppure in finale, il livello si eleva con l’ottima prestazione di Silvia Di Pietro, ad un solo centesimo da Ferraioli; RACO (25’70’’), Biondani, Ilaria Bianchi, Pezzato ed Elena Gemo le altre finaliste.

Gradite sorprese nei 50 dorso, in cui a sorpresa emerge tra gli altri Thomas Ceccon con un 26’55’’ nuotato in scioltezza che diventa nuovo record italiano Juniores. Eliminatorie interessanti per la presenza in acqua di Matteo Milli, Simone Sabbioni, già qualificato per Rio, Bonacchi, Di Tora, Malerba e Turrini, anch’egli sicuro della partecipazione olimpica. Ad aggiudicarsi il miglior tempo è però Pizzamiglio che batte la concorrenza dopo un 23’34’’ con Sabbioni che si ferma sul 23’46’’.

Se nella Serie minore dei 1500 m sl non vi sono atlete in grado di replicare al 16 29’88’’ di Diletta Carli, nei 200 rana maschili a fare la differenza è Bizzarri: 2 14’ 73’’ la progressione del duecentista che fa meglio di Edoardo Giorgetti (2 15’84’’) e Pizzini (2 16’ 49’’).Dopo le batterie dei 200 misti femminili in cui è Carlotta Toni a dettare legge sul 2 15’28’’ davanti a Cusinato (2 16’20’’) in una finale che vedrà anche Letrari e Franceschi ma al contempo l’assenza di Polieri, troppo lontana dal miglior crono (2 16’78’’), la mattinata allo stadio del Nuoto si conclude in bellezza con la gara dei 200m stile libero al maschile. Duplici i duelli ingaggiati nella gara regina che sembra subito favorire D’Arrigo, che precede il veterano Magnini e Alex Di Giorgio: ottimo stacco dal blocchetto di partenza, virata possente e continuità di gambe e braccia assicurano all’atleta il miglior tempo (1 48’33’’) davanti a Gabriele Detti (1 49’03’’). A chiudere le eliminatorie la sfida tra Di Fabio (1 49’26’’) e Luca Dotto (1 49’57’’).

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