“Il Brasile avrà le sue Olimpiadi. Segnatevi questo termine: gambiarra. È intraducibile, significa ripiego o qualcosa del genere, ma nello spirito dei brasiliani la gambiarra è ovunque, è l’arte di arrangiarsi, improvvisare con creatività ed essere contenti comunque del risultato finale”. E’ sicuro Marco Balich, produttore esecutivo della cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici di Rio 2016. Nonostante le difficoltà del paese il Sud America avrà la propria Olimpiade. “Seguiamo tutto, siamo preoccupati il giusto, ma per fortuna la mia struttura è protetta. C’è un buon sindaco a Rio: il personaggio che ci rende tranquilli nonostante tutto è lui. E l’insieme di organizzazione che ruota attorno, col Comitato Olimpico che bada al sodo, è la nostra prima assicurazione. Dopodiché è chiaro, non fa piacere”.
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Nella popolazione locale c’è disagio, non è facile organizzare una manifestazione così importante in una nazione come il Brasile che vive di contrasti. “E tutto difficile, ovvio, la radicalizzazione dei conflitti c’è ed è sempre più forte. Zone impossibili da frequentare oppure zone da ricchi senza ritegno. Ma poi ci sono i Giochi in arrivo. Tu scendi per strada e li senti arrivare, la gente li sta aspettando. Sono stato alle manifestazioni contro Djlma, a metà marzo, milioni in strada a chiedere l’impeachment, e che fanno? Alla fine ballano, è una festa, li vedi arrabbiati ma sempre dentro il loro spirito. Lo so, magari non è bello da dire, ma l’effetto è quello. Il Brasile ha un milione di problemi e un’opportunità chiamata Olimpiade. Non può gettarla via, al momento giusto andrà tutto bene” dichiara Balich ai microfoni di Repubblica.
Metà del budget speso per Londra 2012, le Olimpiadi low cost si possono fare. “C’è quanto basta per dare il segno di qualcosa di inedito nella storia dei Giochi. Per me saranno i primi Giochi del Sud del mondo, l’inizio di una storia diversa: bisogna fare economia? Si fa con quel che c’è ed è tantissimo, è l’esplosione di colori e storia magari fatta di cose semplici. E vale per l’intera Olimpiade, mica solo per la cerimonia: il pianeta riscoprirà una dimensione semplice, con le cose essenziali che vanno dritte al cuore di tutti. Sarà un segnale per le Olimpiadi future, il gigantismo e certi disastri economici del passato non si potranno neanche più immaginare. Da Rio parte l’idea di un mondo nuovo, più a misura di uomini e sentimenti e storia semplice dell’umanità. Sarà sorprendente”.