L’edizione 2016 del Masters di Augusta si è aperta nel segno di colui che un anno fa conquistò la green jacket. Il campione uscente Jordan Spieth è infatti in testa al primo major dopo un primo giro magistralmente condotto e concluso in 66 colpi, sei sotto il par del percorso dell’Augusta National. Alle spalle del numero due mondiale troviamo l’irlandese Shane Lowry e il neozelandese di origini coreane Danny Lee, entrambi con -4. Sugli scudi i giocatori europei, dal momento che in quarta posizione a -3 troviamo ben cinque golfisti del vecchio continente, di cui tre inglesi come Paul Casey, Ian Poulter e Justin Rose, il quale conferma il suo feeling con il percorso di Augusta. Insieme a loro anche il danese Soren Kjeldsen e lo spagnolo Sergio Garcia.
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Tra gli altri favoriti della vigilia discreta prova per Rory McIlroy: il nordirlandese ha chiuso la prima giornata in 70 colpi, per un -2 che lo colloca in nona piazza, pienamente in corsa per l’unico titolo major che manca nel suo ricco palmares. Qualche rammarico in più per il numero uno del mondo Jason Day. Il 28enne australiano si era reso protagonista di una partenza eccezionale che lo aveva addirittura portato ad un solo colpo da Spieth dopo le prime nove buche. Sulle seconde nove però Day ha sofferto notevolmente, mettendo a segno tre bogey ma soprattutto il pesantissimo triplo bogey della 16, dove il suo tee shot è finito nell’ostacolo d’acqua. Un errore che costa caro all’australiano, al momento 21° con uno score di pari al par e quindi costretto ad una gara di rimonta. A pari merito con Day troviamo alcuni campioni delle passate edizioni, su tutti Phil Mickelson, tre volte trionfatore ad Augusta, e Zach Johnson, vittorioso qui nel 2007.
Chi invece, a meno di clamorosi colpi di scena, dovrà rinunciare ad ogni velleità è Rickie Fowler. Il numero 5 del mondo è infatti incappato in una giornata da incubo, chiusa con un +8 che lo relega nei bassifondi della classifica. Per lui sarà molto complicato anche passare il taglio. Grandi difficoltà per il due volte campione Masters Bubba Watson, 54° con +3, e per il vincitore del 2014 Adam Scott, da molti considerato uno dei principali favoriti che invece si trova in 59esima posizione con +4.
Inizio da incubo infine per il sudafricano Ernie Els, che ha addirittura messo a segno un 10 al par 4 della 1, con delle enormi difficoltà sul green, dove è dovuto addirittura ricorrere a sette putt per chiudere la buca. Els ha poi concluso con il pesantissimo score di +8.
A conclusione del secondo giro avremo senza dubbio una visione più completa della classifica, dal momento che tutti i giocatori avranno affrontato un giro giocando nella mattinata e uno scendendo in campo nel pomeriggio, quando le condizioni del vento e dei green possono essere più complicate. Vento che stando alle previsioni dovrebbe ulteriormente aumentare per il secondo e terzo giro.
L’Augusta Masters ha un ricchissimo montepremi di dieci milioni di dollari e mette in palio anche 600 punti per la Fedex Cup.