Formula 1

Formula 1, le Mercedes pronte alla battaglia: “Ferrari migliorata, sarà una bella lotta”

Lewis Hamilton - 2015 - Foto Bruno Silverii

“Ho visto questi ragazzi che hanno lavorato sodo, vogliono quello che voglio io, e cioè vincere. Poi ci sonio gli avversari che vogliono battermi come io voglio battere loro. Sono qui per combattere, penso che la griglia quest’anno si sia equilibrata molto di più, ma come sempre io voglio vincere il campionato”. Lewis Hamilton esordisce così ai microfoni di Sky Sport. L’inglese non vede l’ora di scendere in pista, la sua Mercedes è ancora quella da battere, ma il campione del mondo è consapevole che alcune squadre, Ferrari in testa, hanno fatto notevoli passi avanti. “Le Ferrari sono una grande minaccia. Sono state vicine ai nostri ritmi e non sappiamo quanto carburante avevano, dobbiamo essere prudenti e sapere che sono una seria minaccia. Vedremo cosa succederà nelle qualifiche, ma credo che, in generale, quest’anno il Mondiale sarà più combattuto. Sinceramente credo che già qui a Melbourne si riveleranno molto più vicini a noi di quanto vogliano farci credere. Sono venuti in Australia con grande umiltà, ma credo vogliano andarsene con grande orgoglio” ha spiegato nella conferenza che precede le prime prove libere del Gp di Melobourne.

Chi vuole prendersi le copertine, invece, è Nico Rosberg, stanco di essere offuscato dal compagno di squadra. Non vedo l’ora di iniziare questa lotta con Lewis e le due Ferrari. Non so come finirà perché i risultati sono scritti sulle stelle, ma so che sarà una bella lotta. Due nomi sui possibili campioni? Di me non voglio parlare, quindi ne dico tre: Hamilton, Vettel e Raikkonen” ha esordito il pilota della Mercedes. Una stagione che si annuncia affascinante, complici anche i nuovi regolamenti. “E’ bello che la F.1 cambi, chi segue in tv si divertirà di più perché i cambiamenti fanno casino e il casino e’ sempre divertente. Le qualifiche saranno interessanti, con le gomme ci saranno delle sorprese, non vincerà sempre il più veloce, ma chi sceglierà meglio la strategia. Poi che non mi diranno più nulla in radio e’ un bene, cosi’ sarò io a dover pensare a come fare la gara”.

 

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