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Gli Stati Uniti sono medaglia di bronzo nel calcio femminile alle Olimpiadi di Tokyo2020. Le statunitensi sconfiggono l’Australia 4-3 grazie alle doppiette di Rapinoe e Lloyd, con quest’ultima che diventa così la migliore marcatrice Usa nella storia dei Giochi con 10 reti complessive. L’Australia, sotto 4-1 ad inizio secondo tempo, tenta la rimonta fino alla fine sfiorando un clamoroso pareggio negli ultimi minuti. La rimonta però non c’è e le Matildas si fermano ai piedi del podio, centrando comunque del miglior piazzamento ai Giochi per le Matildas. Gli Stati Uniti, non brillanti in questo torneo, salgono di livello nel momento più importante e vincono il bronzo, che ripaga parzialmente sempre alte aspettative di Rapinoe e compagne. Di seguito la cronaca del match.
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LA PARTITA – Avvio scoppiettante, con subito una grande occasione dell’Australia con Foord che cerca Kerr in area ma il passaggio viene intercettato. Poi Franch para il tiro di Press dal limite dell’area ed evita il vantaggio statunitense (6′). Il vantaggio Usa arriva con Rapinoe, che dalla bandierina va direttamente in porta e complice una deviazione trova il gol (8′). L’Australia risponde con la capitana Kerr, ben pescata da Foord che recupera palla sfruttando un passaggio impreciso della difesa americana (17′). Gli Stati Uniti tornano avanti con la doppietta di Rapinoe, che dal limite dell’area sorprende difesa e portiere australiani (21′). A pochi minuti dal termine Rapinoe viene atterrata in area ma la Var non concede il rigore, poco dopo gli Stati Uniti esultano con la meravigliosa rete di Lloyd (45+1′) e vanno negli spogliatoi sul 3-1.
Nel secondo tempo gli Usa tornano in campo decisi a chiudere il match e sembrano riuscirci con la rete di Lloyd (51′), che sfrutta un erroraccio della difesa australiana e con palla al piede non sbaglia a pochi metri dalla porta. Le Matildas non si arrendono e provano a lanciare la rimonta con il colpo di testa ad incrociare di Foord (54′), ben pescata da Kerr per il 4-2. Proprio la capitana aussie sfiora il gol del -1 di testa (56′), ma colpisce in pieno il palo. L’Australia prova a giocare palla alta, capendo che gli Stati Uniti ne soffrono. Emily Gielnik. lasciata indisturbata, calcia dai limiti dell’area e tiene vive le speranze australiane firmando il gol del -1 al 90′. Le Matildas ci riprovano nel finale sfruttando un intervento poco composto di Franch, ma nella confusione nessuna australiana riesce a spingere la palla in rete.
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