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Il Comitato Olimpico Bielorusso ha dichiarato di voler proteggere i membri della sua delegazione a Tokyo 2020 da “ogni azione discriminatoria“. Il riferimento è ai due allenatori che si sono visti togliere l’accredito e hanno quindi dovuto lasciare il Villaggio Olimpico. I due tecnici sono infatti accusati del tentativo di rimpatrio forzato della velocista Krystsina Tsimanouskaya dopo le critiche di quest’ultima in un post su Instagram. Le autoritĂ sportive della Bielorussia hanno comunicato tramite il loro canale Telegram che continueranno ad impegnarsi “per difendere e proteggere gli interessi di tutti gli atleti bielorussi e gli allenatori da qualsiasi forma di discriminazione” riservandosi “il diritto di fare appello contro la decisione” presa dagli organizzatori dei Giochi.
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