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Un solo giorno al via degli Europei in vasca corta di nuoto di Copenaghen (13-17 dicembre) e l’Italia scalpita con una squadra formata da 36 atleti e capitanata da atleti del calibro di Gregorio Paltrinieri e Federica Pellegrini.
“Gli europei in vasca corta rappresentano una tappa di passaggio per l’Italia dagli strepitosi risultati ottenuti ai campionati mondiali di Budapest ai campionati europei di Glasgow della prossima estate – ha detto Paolo Barelli, presidente della Federnuoto – Alle gare prenderanno parte tutti i più forti specialisti europei, con ben sei ori olimpici, in rappresentanza di 47 paesi sui 52 aventi diritto. Quindi non sarà facile salire sul podio, ma l’Italia ha una buona tradizione ed una squadra con valori importanti. Mi aspetto che i ragazzi, soprattutto più giovani, nuotino al massimo delle loro possibilità per dimostrare di poter assicurare ciclicità ad un movimento che può contare su più leader. Purtroppo il collettivo risentirà delle defezioni importanti di Gabriele Detti e Silvia Di Pietro, ma sarà trainato da tutti gli altri campioni”.
“La nazionale ha dimostrato concretamente negli anni di essere tra i movimenti leader in Europa – le parole del direttore tecnico Cesare Butini – pertanto la Federazione Italiana Nuoto ha individuato dei criteri per l’acquisizione dei pass continentali che garantiscano la presenza in finale. Il campionato europeo di Copenhagen in vasca corta apre la stagione e rappresenta una tappa intermedia, probante e prestigiosa, del percorso che ci porterà ai campionati europei in vasca lunga di Glasgow, obiettivo principale del 2018, peraltro di formazione e consolidamento verso le Olimpiadi di Tokyo 2020. La squadra è stata definita per raggiungere risultati importanti, ma sarebbe sbagliato avere come riferimento l’edizione di Netanya 2015 con tutte le statteffe sul podio. Il medagliere sarà condizionato dalle assenze per infortunio di Gabriele Detti e Silvia Di Pietro, che inciderà anche sulle prestazioni delle staffette, e dalla conferma di Federica Pellegrini di non cimentarsi nei 200 stile libero. Il gruppo è formato da 36 atleti. Tra loro figurano anche tre atleti, nati tra il 1998 e il 2001, che sono stati convocati per velocizzarne il processo di crescita esperenziale e che nuoteranno in più distanze. La squadra è molto eterogenea per l’età, ma omogenea come qualità. Stiamo cercando di elevare ulteriormente la qualità delle punte che proseguiranno fino alle Olimpiadi di Tokyo inserendo nuove leve che sono già funzionali in prospettiva“.
Ecco invece le sensazioni di Gregorio Paltrinieri: “Sono molto contento di partecipare agli europei perché è da agosto che non gareggio ad alto livello. Tornare in modalità gara è sempre bello; ci sono tutti i migliori e sarà una competizione importante. Nuoterò i 400 per rompere il ghiaccio e i 1500 dove mi confronterò con forti specialisti come l’ucraino Mykhaylo Romanchuk, con cui già me la sono giocata ai mondiali. Lo conosco bene; si è allenato un periodo al centro federale di Ostia e già ha dimostrato di avere grandi potenzialità. Per me l’europeo chiude una superannata con mondiale ed universiade da protagonista e l’esperienza in Australia, dove tornerò per altri tre mesi prima di capodanno. Sto conoscendo un mondo diverso; ho variato un po’ l’allenamento e sono curioso di vedere l’effetto che fa”.