[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
“Venerdì c’era un pilota nella ghiaia che non sapevamo se fosse vivo o morto. Si son preoccupati solamente di fischiarmi quando venivo mostrato in televisione. Questo la dice tutta su questi tifosi“. Duro attacco di Marc Marquez, uno dei protagonisti “mancati” del Gran Premio d’Italia, sesta tappa del Mondiale 2018 della MotoGP. Il leader del campionato al Mugello non è riuscito a battagliare per le prime posizioni a causa di una caduta nelle fasi iniziali della gara. Una “scivolata” che lo ha messo fuorigioco tanto che al traguardo lo spagnolo ha chiuso in sedicesima posizione non riuscendo ad entrare in zona punti.
Marquez è stato uno dei piloti maggiormente bersagliati dal pubblico del Mugello a causa della sua rivalità con Valentino Rossi. Dalla presunta lapide posta sulle colline nei pressi del tracciato alle bordate dei fischi ogni qual volta il pilota veniva inquadrato nel maxi-schermo: la presenza di Marc non è passata di certo inosservata. A Marquez però non è andato giù l’atteggiamento di alcuni tifosi che, nonostante i momenti di panico con Michele Pirro accasciatosi sulla ghiaia dopo una caduta violenta nelle prove libere 2, hanno trovato la forza e la voglia di riempire di fischi il pilota inquadrato ai box. “Io ne parlo dal 2015, chi mi tifa, chi tifa il motociclismo, ha rispetto per gli altri piloti e non festeggia mai per la caduta di un rivale, perché sa che ci giochiamo la vita – spiega Marquez che punta il dito contro i tifosi in occasione dei fischi a seguito della caduta in gara – È triste ma è una cosa che mi aspettavo. Sapevo che sarebbero stati felici per la mia caduta ma è curioso festeggiare più la caduta di un pilota che la vittoria di un altro“.