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Dopo l’argento di Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero, e il bronzo ottenuto dalla 4×50 stile libero formata da Federica Pellegrini, Silvia Di Pietro, Erika Ferraioli e Aglaia Pezzato, non sono finite le gioie per i colori azzurri a Windsor: la stessa Di Pietro ha infatti raggiunto un eccellente risultato nella finale dei 50 metri stile libero, conquistando la medaglia d’argento e fissando il nuovo record italiano col crono di 23”90, alle spalle di una straordinaria Ranomi Kromowidjojo (23”60). A completare il podio Madison Kennedy (23”93), mentre Erika Ferraioli ha concluso la gara al quinto posto, ex aequo con la velocista transalpina Anna Santamans (24”04).
Quella di Silvia Di Pietro rappresenta la settima medaglia italiana (1 oro, 4 argenti, 2 bronzi) in questa edizione dei mondiali di nuoto, una in più rispetto alle sei dell’ultima rassegna iridata, organizzata a Doha nel 2014.
Per quanto riguarda le altre gare, Luca Dotto ha stabilito il quinto tempo nella finale dei 100 stile libero col tempo di 46”95, dove ha trionfato il lituano Simonas Bilis in 46”58; Fabio Scozzoli è settimo nei 50 rana maschili (26”18) e può recriminare per una seconda vasca non all’altezza delle aspettative: ad aggiudicarsi l’oro il sudafricano Cameron Van der Burgh (25”64), pressochè perfetto, seguito dallo sloveno Peter Stevens (25”85) e dal verdeoro Felipe Lima (25”98).
Per concludere, Italia settima nella 4×100 mista femminile (3’53”58), col quartetto formato da Federica Pellegrini, Silvia Scalia, Martina Carraro e Silvia Di Pietro: prestazione deludente per le azzurre, complice una negativa frazione a dorso per la Scalia da 58”82), col titolo che è andato agli Usa, primi davanti a Canada e Australia.