[the_ad id=”10728″]
Gli aggiornamenti in tempo reale dall’Hilton Rome Airport dove è in corso l’assemblea elettiva dell’Associazione italiana arbitri. Due i candidati: Marcello Nicchi, reduce da due mandati alla guida dell’Aia, e Antonio Zappi.
———
16:16 – “Quando si parla di Aia non ho mai problemi: questo è un bene, una grande cosa. Ricordo ancora quando, da presidente dei Dilettanti, sono andato a Sportilia e mi sono trovato davanti 200 arbitri, 200 facce pulite come mai mi era capitato in vita mia”. Queste le parole del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio all’Assemblea elettiva dell’Associazione italiana arbitri, che ha confermato Marcello Nicchi come presidente. “Voi avete dato una grande prova di democrazia: magari fosse sempre così ma non lo è – ha aggiunto il numero uno della Figc dal palco dell’Hilton Rome Airport di Fiumicino – Abbiamo terminato le elezioni in un sistema che stava producendo disastri incalcolabili. Il calcio è riuscito con mezzi propri e senza commissariamenti a recuperare la sua dignità, ora abbiamo due presidenti, della Fifa e dell’Uefa, molto vicini all’Italia. Per l’Aia sarà un vantaggio: le due organizzazioni hanno già grande stima di voi, adesso potremo trattare in modo diverso”.
16:09 – “Abbiamo bisogno di eliminare il cancro della violenza. Non ne voglio parlare più, gli arbitri non si toccano e non si devono toccare: non voglio arrivare a far casino e a fermare i campionati, sarebbe una sconfitta del calcio. Ma voglio arrivare a punire i colpevoli, che non devono più entrare negli stadi dove bisogna divertirsi”. Lo ha dichiarato Marcello Nicchi, rieletto oggi pomeriggio all’Hilton Rome Airport di Fiumicino alla guida della Associazione italiana arbitri. “La Figc ha fatto tantissimo per risolvere questo scempio – ha aggiunto il numero uno dell’Aia rivolgendosi a Tavecchio presente in sala – Finché avrò forza fisica, io farò di tutto per difendere i nostri ragazzi”
16:00 –“Lasciatemi godere questo momento: oggi, davanti al presidente Tavecchio, abbiamo il piacere, l’onore e il privilegio di presentare un’Aia incredibilmente forte”. Queste le prime parole di Marcello Nicchi, eletto per la terza volta consecutiva alla guida dell’Associazione italiana arbitri. “La mia strada sarà sempre la stessa – ha spiegato il numero uno dell’Aia di fronte al presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio e alla platea dei 337 elettori riuniti all’Hilton Rome Airport di Fiumicino – Sarà la strada della lealtà, dell’onestà, della condivisione, della passione e dell’amore per i nostri ragazzi. Credo che la Federcalcio debba essere orgogliosa di tutti gli arbitri italiani, garanti di un sistema calcio che non si ferma. Chiedo al presidente Tavecchio di continuare su questa strada e garantirci la stessa autonomia”.
15.23 – Marcello Nicchi è stato confermato presidente della Associazione italiana arbitri dall’Assemblea riunita all’Hilton Rome Airport di Fiumicino. Il numero uno uscente, al terzo mandato consecutivo, ha ricevuto 242 voti, pari al 71.8 per cento. Lo sfidante Antonio Zappi ha raccolto invece 95 voti, pari al 28.2 per cento.
15.15 – Tra pochi minuti il risultato delle votazioni
14.35 – Il presidente uscente Marcello Nicchi accoglie il numero uno della Federcalcio Carlo Tavecchio.
13.30 – Per essere eletto, a Marcello Nicchi serve il 55% dei voti degli aventi diritto presenti oggi a Fiumicino. Questo perché per il numero uno uscente dell’Aia sarebbe il terzo mandato: due anni fa lo stesso Nicchi modificò la regola che voleva, per ricevere un terzo mandato, almeno il 66% dei voti portando la percentuale, appunto, al 55%. Ovviamente per lo sfidante Zappi basta il 50% più uno dei voti dei delegati presenti all’Hilton. Nel caso Nicchi ottenesse la maggioranza assoluta dei voti, quindi il 50% più uno degli aventi diritti, ma non raggiungesse il quorum del 55%, le elezioni sarebbero annullate e dovrebbe essere convocata un’altra Assemblea elettiva nella quale Nicchi non potrebbe più ripresentarsi come candidato presidente.
13.00 – Previsto anche l’arrivo del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio dopo le 14.
12.30 – Sul palco dell’Hilton Rome Airport di Fiumicino stanno parlando i delegati che hanno chiesto di intervenire. il voto è previsto attorno alle 13.30, il verdetto dovrebbe arrivare prima delle 15. Poi la conferenza stampa del nuovo presidente
11.20 – La risposta di Braschi a Nicchi: “Questa associazione ha bisogno di un motore diverso, le regole non si fanno ad personam: io me ne sono dovuto andare dopo quattro anni da designatore, perché il presidente no? È sbagliato sentirsi immortali: io sono fedele alle idee, non alle persone. La logica è la logica, l’affetto è l’affetto. Per quanto mi riguarda ti vorrò sempre bene presidente, ma la logica mi dice che è arrivato il momento di cambiare”.
11.10 – “Dopo Lewis c’è stato Bolt, dopo Bolt ci sarà un altro grande sprinter capace di scendere sotto i nove secondi sui cento metri. Servono idee nuove, sogni nuovi, forze nuove: io sto proponendo un nuovo modo di pensare, vogliamo regalare a tutti gli arbitri un sogno. Qualche volta, come dice mia figlia, la storia riesce a realizzare ciò che le favole inventano. Quando tutti fanno un sogno, questo può divenire realtà”, ha proseguito Zappi.
11.00 – “Se verrò eletto alla guida dell’Associazione italiana arbitri, uno dei miei primi atti sarà la nomina di una commissione chiamata a limitare a due i mandati”. Questa la promessa del candidato alla presidenza dell’Aia Antonio Zappi.
10.45 – “Ho fatto tanto per te, Stefano, e mi sarei aspettato altro. Se dovevi dirmi qualcosa, potevi farlo”. Così Marcello Nicchi si è rivolto a Stefano Braschi, candidato come vicepresidente al fianco dello sfidante di Nicchi, Antonio Zappi. “Nessuno ti voleva e io ti ho imposto a tutti perché credevo nelle tue qualità. Te ne ho dato atto anche in quelle nottate in cui siamo stati a parlare di tutto e ti ho gratificato a livello economico. Oggi non condivido le tue scelte nei modi e nei tempi, ma va bene così”.
10.35 – “Se la Ferrari vince due campionati del mondo non manda via gli ingegneri. Francesco Totti gioca fino a 40 anni. Ecco, non capisco perché si voglia ancora continuare a insistere sulla questione del terzo mandato e delle percentuali”. Così Marcello Nicchi, reduce da due mandati alla guida dell’Associazione italiana arbitri, durante il suo discorso sul palco dell’Hilton Rome Airport. “Oggi non ci sono leggi o regolamenti che pongono limiti temporali ai mandati – ha dichiarato Nicchi – Quando li metteranno, ne prenderemo atto. Ma oggi la democrazia dice che ai vertici dell’azienda debba esserci qualcuno capace: qualcosa di buono pretendo che mi sia riconosciuto”.