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La Stanley Cup 2017 della National Hockey League è ormai alle porte. Segui con Sportface.it la manifestazione più importante nel panorama dell’hockey su ghiaccio. Si parte il 12 aprile ma per gli italiani il puck drop sarà nella notte fra mercoledì 12 e giovedì 13. Andiamo a scoprire la presentazione di ogni singolo “match-up” per i quarti di finale di Conference.
EASTERN CONFERENCE – Pittsburgh Penguins – Columbus Blue Jackets
Inutile dire che l’obiettivo dei Pittsburgh Penguins è il double con un’unica parola concessa “ripetersi”. Con l’arrivo di Mike Sullivan, i Pens nella passata stagione hanno emulato alla perfezione ciò che riuscirono a fare nel 2009: cambio di allenatore e vittoria della Stanley Cup. Con Sullivan in panchina Pittsburgh non solo ha vinto l’edizione 2016 della Stanley Cup ma è anche riuscita a costruire un gruppo compatto rinnovando tanti pezzi nel proprio roster. Partendo dal net, il classe 1994 Matt Murray è riuscito a spodestare Marc-Andre Fleury dopo anni di titolarità . Murray è cresciuto rispetto al 2016 dove in molti lo avevano catalogato come “miracolato” e “fortunato” a resistere alla tempesta di tiri dei Capitals nella finale di Eastern Conference, il giovanotto ora è un uomo che si è lasciato da parte tutte le dicerie lasciando spazio solamente ai complimenti. La difesa non vedrà dei nomi da urlo, ancor di più con il pesante infortunio di Kris Letang che salterà i playoff, ma con un reparto “compatto” non importa avere il fenomeno di turno. La motivazione più grossa per puntare al bis, però, arriva dall’attacco perché ci troviamo nella stagione dove capitan Sidney Crosby ha dominato la classifica dei marcatori, nonostante l’infortunio iniziale, riuscendo a vincere il Rocket Richard Trophy con 44 reti e posizionandosi secondo nella classifica dello scoring con 89 punti a -11 da Connor McDavid. Oltre a Crosby, però, gli appassionati di hockey su ghiaccio sanno bene cosa vuol dire avere Evgeni Malkin e Phil Kessel in squadra, un vero e proprio roster da all-star che parte con i favori del pronostico.
I Columbus Blue Jackets, invece, hanno vissuto un’intera stagione da protagonisti inaspettati. Il team del “futuro”, quella squadra composta da giocatori dal sicuro “avvenire” è finalmente diventata realtà . Crederci o no, tutto il merito è da attribuire a coach John Tortorella che con le sue maniere forti, esibizioniste ai limiti della teatralità , è riuscito a costruire una corazzata che può rappresentare davvero la “mina vagante” dell’intera Stanley Cup. Tra le star troviamo sicuramente il goalie russo Sergei Bobrovsky che questa stagione ha distrutto qualsiasi record di franchigia ed in attacco una varietà di nomi passando da Brandon Saad a Cam Atkinson fino ad arrivare all’annata di riscatto di capitan Nick Foligno. Nel reparto difensivo spunta il nome di Zach Werenski, il miglior d-man rookie di stagione per il clamoroso impatto che ha avuto anche in tema offensivo.
Questa rappresenta la sfida più “ingiusta” dei playoff. In molti contestano il format con cui gli accoppiamenti vengono creati perché Pittsburgh e Columbus si sfideranno in virtù del secondo e terzo piazzamento in Metropolitan Division ma c’è da tener conto che le franchigie hanno collezionato, rispettivamente, 111 e 108 punti in stagione, dietro solamente ai campioni del President’s Trophy dei Washington Capitals. Chiunque uscirà , da questa serie, rappresenterà  una grossa perdita per la Stanley Cup ma ciò significa e certifica lo spettacolo puro fin dai quarti di finale di Conference.