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Un venerdì da leone per Daniel Ricciardo che chiude in prima posizione anche la seconda sessione di prove libere del Gran Premio d’Ungheria, undicesima tappa del Mondiale 2017 della Formula 1. L’australiano, dopo aver dominato la scena nelle FP1, si è ripetuto nella sessione pomeridiana di Budapest abbassando ancor di più i tempi con un crono di 1:18.455. Ancora una volta è la Ferrari ad inseguire il pilota della Red Bull ma nel pomeriggio ha brillanto maggiormente Sebastian Vettel rispetto a Kimi Raikkonen. Seconda posizione per il tedesco con una manciata di millesimi di distacco su Ricciardo mentre il finlandese si è accontentato del quarto posto nonostante qualche piccolo problema elettrico sulla sua SF70-H.
Terza posizione per la Mercedes di Valtteri Bottas in piena battaglia con gli altri piloti mentre Lewis Hamilton, dopo aver stampato un super crono con la gomma soft, non è riuscito a ripetersi con la gomma “rossa”. Il britannico, sceso in pista nel secondo run con la super soft, ha registrato il miglior crono nel primo settore alzando i tempi nel resto del tracciato per poi rientrare ai box lamentando un problema nel mandare in temperatura le gomme. Chiude al sesto posto Max Verstappen che continua a pagare un discreto distacco dal compagno di squadra Ricciardo anche per via del nuovo telaio montato dall’australiano, adagiatosi perfettamente sulla pista dell’Hungaroring.
A chiusura della top-10 troviamo nuovamente la Renault di Nico Hulkenberg e le McLaren di Fernando Alonso e Stoffel Vandoorne. All’appello manca il nome di Jolyon Palmer andato a muro negli ultimi 20 minuti; al suo posto in nona piazza Carlos Sainz in Toro Rosso. Da segnalare anche un botto importante per Pascal Wehrlein a metà sessione. Il giovane pilota tedesco della Sauber ha perso il controllo della vettura andando a sbattere di muso contro il muro. Bandiere rosse, nessun infortunio ma un piccolo “check-up” medico immediato.
Sul passo gara, proprio a causa delle numerose interruzioni, in questo venerdì si son raccolti veramente pochi dati. Riscontri cronometrici non sufficienti per constatare chi realmente sia competitivo a Budapest. Nei minuti finali tutti i piloti hanno stampato degli ottimi tempi ma non riscontrabili per via dei pochi giri messi a segno.
LE DICHIARAZIONI DI VETTEL E RAIKKONEN
LE DICHIARAZIONI DI RICCIARDO E VERSTAPPEN