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Arrivati al “giro di boa” del Mondiale 2017 della Formula 1 è tempo di dare un’occhiata alla situazione power unit nei top team. Il rischio di andare in penalità durante il corso della stagione è sempre dietro l’angolo e specialmente per Sebastian Vettel, l’eventuale penalizzazione è ormai da metter sul conto. Il pilota della Ferrari è giunto al quarto utilizzo del turbocompressore, ultimo elemento disponibile prima di cadere nella tanto temuta ‘grid penalty’.
Un “handicap” che ha già dovuto affrontare il pilota australiano della Red Bull Daniel Ricciardo, nel Gran Premio della Gran Bretagna, a causa del 5° utilizzo della MGU-K. Oppure, perché non chiedere a Fernando Alonso? Sottomesso a diverse penalità, talvolta sommate, per via di una McLaren tutt’altro che stabile.
I sei elementi della power unit
- Internal Combustion Engine
- Turbo Charger
- MGU-H (Motor Generator Unit – Heat)
- MGU-K (Motor Generator Unit – Kinetic)
- Energy Store
- Control Electronics
IL REGOLAMENTO – Per non incorrere in penalità, le vetture non devono oltrepassare il massimo di quattro sostituzioni degli elementi. Al quinto cambio del primo elemento della power unit scatta la grid penalty di 10 posizioni e, qualsiasi altra modifica di un altro elemento della PU che giunge a 5, verrà “dimezzata” con 5 posizioni nella griglia di partenza. Se invece l’elemento sostituito dopo la quinta volta dovesse aver bisogno di un’altra modifica, allora scatterà nuovamente la penalizzazione di 10 posizioni e così via. E’ proprio per questo che talvolta assistiamo ad una somma di penalità per evitare le “modifiche frazionate”, di Gran Premio in Gran Premio, che porterebbero solamente a vanificare qualsiasi risultato.
Prendendo la situazione di Sebastian Vettel, come detto in precedenza, il turbocompressore sarà l’elemento da tenere sott’occhio in quanto è giunto alla quarta sostituzione. Situazioni diverse per Lewis Hamilton, Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen che non sono ancora arrivati al “limite”. Analizzando la Red Bull, invece, Max Verstappen potrebbe incorrere in penalità a causa del limite raggiunto nella MGU-H, stesso elemento che ha influito nella performance di Daniel Ricciardo a Silverstone. Proprio l’australiano, oltre ad aver sforato nella MGU-H, dovrà stare attendo all’Internal Combustion Engine ed al turbocompressore che, nel suo caso, porterebbero a 5 posizioni in griglia proprio per aver già subito la ’10 place grid penalty’ con la quinta componente raggiunta nel Motor Generator Unit Heat.
Ecco il resoconto dei “top team” Mercedes, Ferrari e Red Bull, pronte ad affrontare la seconda parte di stagione 2017 con questi numeri.
ELEMENTI POWER UNIT UTILIZZATI AL GP 10/20
Mercedes
Lewis Hamilton: ICE (3), TC (3), MGU-H (3), MGU-K (3), ES (2), CE (2)
Valtteri Bottas: ICE (3), TC (3), MGU-H (3), MGU-K (3), ES (2), CE (2)
Ferrari
Sebastian Vettel: ICE (3), TC (4), MGU-H (3), MGU-K (2), ES (2), CE (2)
Kimi Raikkonen: ICE (2), TC (3), MGU-H (2), MGU-K (2), ES (2), CE (2)
Red Bull
Daniel Ricciardo: ICE (4), TC (4), MGU-H (5), MGU-K (3), ES (2), CE (2)
Max Verstappen: ICE (3), TC (3), MGU-H (4), MGU-K (2), ES (2), CE (2)