Editoriali

Torneo di Viareggio: il fascino passato di una manifestazione in declino

Viareggio

C’era una volta il Torneo di Viareggio, orgoglio italiano, palcoscenico in grado di richiamare le squadre giovanili più importanti del mondo. La prima edizione nel 1949 con dieci squadre partecipanti, fino a diventare una sorta di Champions League non riconosciuta per le formazioni under 20. La “Coppa Carnevale”, negli anni, ha visto in campo dei futuri fuoriclasse. L’epoca d’oro degli anni ’50, ’60 e ’70, con Bulgarelli e Mazzola, Boninsegna e Albertosi, De Sisti e Facchetti, Corso e Bettega, Maldera e Furino, Bettega e Zoff, Pulici e Graziani, Scirea e Antognoni, Bruno Conti e Paolo Rossi. Il primo club straniero a trionfare fu il Partizan Belgrado nel 1951, con il respiro internazionale del torneo che cresce a dismisura: campioni come Uwe Seeler e Charly Rexach muovono i loro primi passi sui campi che in seguito saranno calcati da altre giovani promesse come Batistuta, Prosinecki, Schweinsteiger e Cavani. La tradizione degli italiani prosegue ovviamente anche negli anni successivi, gli anni ’90 sono quelli di Totti e Del Piero, di Vieri e Pirlo, di Nesta e Gattuso. Il Viareggio sembra inarrestabile, si arriva ad un assetto a 40 squadre prima e addirittura a 48 poi nel nuovo millennio. Eder, Balotelli e Immobile sono tre degli ultimi capocannonieri di spicco di un torneo che nel frattempo cambia nome, diventando il Viareggio Cup World Football Tournament.
Quello che avrebbe dovuto rappresentare il simbolo dell’internazionalizzazione della Coppa Carnevale si trasforma in una sorta di canto del cigno. Le ultime due edizioni del torneo hanno provocato più mugugni che sorrisi. Lazio e Juventus, nel 2015, hanno deciso di non partecipare a causa delle pessime condizioni dei terreni di gioco, amplificate dai temporali che si sono abbattuti sulla Toscana e che hanno reso le gare clou del torneo – semifinali e finali – delle sfide a eliminazione quasi fisica degli avversari. In vista dell’edizione 2016, che prenderà il via il 14 marzo, sono Roma e Lazio a dare forfait, con la Juventus che torna in gioco dopo il forfait dello scorso anno. Ma non sono solamente le big a marcare visita: il Chievo, campione d’Italia Primavera nel 2014, non sarà al via. Mancano le motivazioni ufficiali, ma la Roma è certamente rimasta scottata dalla semifinale disputata contro l’Inter un anno fa e ha preferito non sovraccaricare di impegni i suoi ragazzi, già impegnati in Youth League – attualmente i ragazzi di Alberto De Rossi sono ai quarti di finale – e, come tutte, nel rush finale della regular season di un campionato sfiancante come quello Primavera. Perché rischiare infortuni in un momento cruciale della stagione?
Non è da trascurare il peso della Youth League. L’idea della UEFA di organizzare una “Champions League” per gli Under 19, in particolare con la formula di quest’anno che coinvolge non soltanto la Primavera delle squadre impegnate nella Champions dei grandi ma anche i vari campioni nazionali, ha inevitabilmente tolto fascino al Viareggio, che gradualmente perde appeal anche fuori dall’Europa. Le grandi squadre sudamericane non volano più in Italia – saranno solo tre le formazioni coinvolte in questa edizione e neanche troppo di grido: Deportivo Camioneros, Osasco, Belgrano – e anche i top club europei rinunciano all’idea di partecipare. Nel primo elenco ufficiale le società più importanti del Vecchio Continente erano Feyenoord, Bruges e Rijeka, ma i belgi si sono tirati indietro all’ultimo momento. Per la prima volta, lo scorso anno, il presidente del Centro Giovani Calciatori (gruppo nato nel 1947, vera anima del Viareggio) ha lanciato l’allarme: “O si rimette mano seriamente al terreno di gioco del Torquato Bresciani e alle infrastrutture all’interno dello stadio, o Viareggio non sarà più il cuore del torneo. Le alternative – proseguiva Alessandro Palagi – sono San Giuliano Terme e La Spezia, dove gli stadi hanno il terreno in sintetico che ci consentirebbe di evitare rischi in caso di pioggia. Quest’anno abbiamo fatto di tutto per rimanere a Viareggio e noi vorremmo che il torneo rimanesse qui, ma in queste condizioni è difficile poterlo assicurare”. Alla fine il CGC è riuscito nel suo intento e la Coppa Carnevale del 2016 sarà ancora ospitata da Viareggio. Ma il fascino di un torneo una volta magico sta via via sparendo.

Le partecipanti dell’edizione 2016 (14-30 marzo 2016)

GRUPPO A

Girone 1: Inter, Akademija Pandev (Macedonia), Spezia, A.P.I.A. Leichhardt (Australia)
Girone 2: Atalanta, Feyenoord (Olanda), Palermo, Mounana (Gabon)
Girone 3: Juventus, Deportivo Camioneros (Argentina), Crotone, L.I.A.C. New York (Stati Uniti)
Girone 4: Empoli, Pumas (Messico), Sassuolo, Perugia
GRUPPO B

Girone 5: Milan, Ascoli, Cagliari, Ujana (Repubblica Democratica del Congo)
Girone 6: Fiorentina, Belgrano (Argentina), Virtus Entella, Abuja (Nigeria)
Girone 7: Genoa, Rijeka (Croazia), Bologna, White Plains (Stati Uniti)
Girone 8: Torino, Fc Helsingor (Danimarca), Livorno, Rappresentativa Serie D

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