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Nessuna sorpresa nella sesta ed ultima tappa (The Wave Muscat-Matrah Corniche,130.5 km) dell’ottava edizione del Tour of Oman. Ad imporsi ancora una volta allo sprint è infatti Alexander Kristoff (Katusha) che questa volta si mette dietro un ottimo Eduard Grosu (Nippo Vini Fantini) e il nostro Sacha Modolo (UAE Abu Dhabi).
Presenti nella top ten altri tre italiani: Manuel Belletti (Willer Triestina), Sonny Colbrelli (Bahrain Merida) e Kristian Sbaragli (Dimension Data).
Il vincitore della generale è il belga dominatore della corsa Ben Hermans (BMC), che ancora una volta conferma che quando ha i gradi di capitano all’interno del suo team, può diventare molto pericoloso per chiunque su qualsiasi terreno.
Sesta ed ultima tappa della corsa che, come spesso accade è dedicata ai velocisti. Nonostante un terreno dunque abbastanza sfavorevole, ci provano in tre: Iljo Keisse (Quick step Floors), Aime De Gendt (Sport Vlaanderen Baloise) e Benjamin Giraud (Delko Marseille). I tre guadagnano rapidamente 2 minuti di vantaggio sul gruppo, guidato da Katusha e dalla squadra del leader BMC, che non può stare tranquilla visto che è presente un forte vento laterale ed il rischio ventagli è dunque dietro l’angolo. La corsa cambia quando l’Aqua Blue Sport di Mark Christian, nota che la maglia di corridore più aggressivo del corridore inglese è in pericolo (vista la presenza in fuga di De Gendt), ed inizia a mettere alla frusta il gruppo prima della salita di Al Hamriyah. Successivamente è proprio Christian insieme a Preben Van Hecke (Sport Vlaanderen Baloise) a muoversi dal plotone durante l’ascesa, ma Christian non riesce a prendere punti dato che il GPM viene vinto da De Gendt su Keisse e Van Hecke.
La classifica della maglia più aggressiva vede ora Christian a 13 punti, Van Hecke e De Gendt a 12, quando mancano un GPM e uno sprint intermedio. Il secondo GPM di giornata, Climb of Al Jissah, viene vinto da De Gendt su Keisse e Van Hecke e grazie a questo, De Gendt è il nuovo leader virtuale di questa speciale classifica. Le squadre dei velocisti iniziano a preparare lo sprint e a ridurre il gap dai fuggitivi, che a 15 chilometri dalla fine hanno solo 1’15’’ sul gruppo. Keisse tenta poi di andare via da solo ma viene ripreso dal gruppo poco dopo; gruppo dal quale scattano Romain Bardet (AG2R La Mondiale) e Greg Van Avermaet (BMC) grazie alla presenza di uno strappo negli ultimi chilometri. Anche questo tentativo si rivela però vano ed è cosi che si decide tutto allo sprint finale dove ancora una volta non c’è storia: terza vittoria per Alexander Kristoff davanti al rumeno Eduard Grosu e l’italiano Sacha Modolo. Quarta vittoria stagionale per il norvegese (plurivittorioso insieme a Kittel) e settima della sua carriera in Oman.
Ben Hermans si aggiudica invece la corsa davanti a Fabio Aru e Rui Costa, mentre la maglia bianca e la maglia di corridore più aggressivo vanno rispettivamente a Kudus e De Gendt.
IL PROGRAMMA DEL TOUR OF OMAN CON LE CRONACHE DI TUTTE LE TAPPE.