Serie A

Serie A 2017/2018, Napoli-Fiorentina 0-0: le pagelle

Dries Mertens
Dries Mertens - Foto Antonio Fraioli

Il Napoli sbatte sulla Fiorentina e fallisce l’assalto al primo posto. Gli azzurri partono bene, ma dopo dieci minuti arrembanti dei partonepei, la Fiorentina prende le misure e sale in cattedra: la squadra viola, corta e compatta, riesce a schiacciare il Napoli nella propria metà campo creandosi qualche chance interessante. I ragazzi di Sarri si riorganizzano nella ripresa, con Zielinski che spreca due buone occasioni in area di rigore. La partita vive di fiammate da entrambe le parti, la più grande delle quali conduce Mertens a tu per con Sportiello che viene graziato dal falso nueve napoletano. Il Napoli prende fiducia ed inizia a spingere con più costanza, ma la Fiorentina è ben organizzata e regge l’urto partenopeo, in verità neanche troppo deciso, fino al novantesimo. Il match termina a reti inviolate: un Napoli non brillante sale al secondo posto (quota 38), una buona Fiorentina sale in settima posizione (22).

Napoli (4-3-3):

Reina 6

Attento sul primo squillo del match firmato Benassi, bravo nel restare in piedi nel faccia a faccia con Simeone.

Mario Rui 6

Chiesa è un cliente scomodo, ma l’ex Empoli, escluso qualche errore di posizionamento, fa il suo dovere.

Koulibaly 6

I palloni alti sono tutti i suoi. Ma quando la Fiorentina gioca palla a terra, la rapidità di Simeone gli crea qualche grattacapo di troppo.

Albiol 6

Gioca con più personalità del compagno di reparto: è più deciso su Simeone, è più spavaldo nell’impostare e nell’avanzare palla al piede.

Hysaj 6

Propositivo sulla destra, cerca spesso l’avanzata ed il dialogo con Callejon. La gamba c’è, ma non ci sono gli spazi: l’albanese è spesso costretto a forzare la giocata sulla trequarti e i palloni finiscono perduti.

Hamsik 6

Recupera qualche pallone leggendo bene gli errori di misura dei centrocampisti viola e cerca di rendersi pericoloso allargandosi sulla sinistra e lasciando libertà di movimento a Zielinski. Sfiora la centoquindicesima rete in maglia azzurra con un gran destro che si spegne di poco a lato.

Jorginho 5.5

Pomeriggio votato più al contenimento che all’impostazione, ostacolata tra le altre cose da un gran pressing di Thereau (82’ Diawara SV).

Allan 6.5

Con una Fiorentina così pimpante, il brasiliano risulta utilissimo nel spezzare il gioco avversario nella propria metà campo. Riesce a recuperare qualche buon pallone anche in zona offensiva: impressionante la rapidità con cui riesce a trasformare un’azione da difensiva ad offensiva (76’ Rog 6: Sarri lo butta dentro per avere più qualità in vista dell’assalto finale. Il croato alimenta bene la manovra).

Zielinski 5.5

Non è Insigne: per caratteristiche deve giocare diversamente. Cerca l’inserimento e la giocata, ma nel primo tempo fatica a trovare la giusta posizione. Nella ripresa si ambienta più centralmente, ma sul più bello spreca due grosse occasioni (74’ Ounas 5.5: ci prova un paio di volte dalla distanza, ma finisce col forzare la giocata e nel buttare via palloni).

Mertens 5.5

Aggancio da urlo già al primo minuto, poi sparisce un po’ dai radar complice la grande partita della Fiorentina. Davanti resta il più attivo dei suoi, ma spreca una grande chance davanti a Sportiello calciandogli malamente addosso: assolutamente non da lui.

Callejon 5.5

Sbraccia sulla destra quando ha spazio, ma i compagni lo ignorano. Sente, come nessun altro al mondo, la mancanza di Insigne dall’altro lato del campo.

All. Sarri 5.5

L’atteggiamento aggressivo della Fiorentina sorprende un po’ tutti, sicuramente anche lui. Richiama spesso i suoi perché troppi schiacciati e per il lento e sterile giro palla, che migliora, ma non quanto basta, nella ripresa.

 

Fiorentina (4-3-3):

Sportiello 6.5

Sempre vigile e puntuale, sin dalle primissime battute, sui palloni alti. Provvidenziale nella ripresa su Zielinski, con l’aiuto del palo, e su Mertens, che gli tira addosso.

Biraghi 6

Callejon si nota pochissimo: gran parte del merito è il suo, che gli sta addosso come un francobollo.

Astori 6

Coraggioso nell’impostare di fronte al pressing azzurro e nel difendere la sua zona di competenza con fisicità e decisione.

Pezzella 6

L’argentino legge bene ogni rasoiata buttata in area dagli esterni partenopei ed allontana puntualmente il pericolo.

Laurini 5.5

Il francese ex Empoli non spinge praticamente mai. In fase difensiva i movimenti a turno di Hamsik e Zielinski lo mettono in difficoltà (79’ Gaspar SV).

Benassi 6.5

Supporta ottimamente la manovra offensiva attraverso ottimi inserimenti e tanta concentrazione. Si infila tra la difesa e il centrocampo azzurro come una lama nel burro, tecnicamente sbaglia poco o nulla.

Badelj 6

In fase di possesso collega bene difesa e centrocampo. Quando vede lo spazio non esita a buttarsi in avanti.

Veretout 6

Fa un gran lavoro fisico in mezzo al campo, correndo molto e coprendo una gran porzione di campo. Prende il posto di Thereau quando il collega numero 77 abbandona campo.

Thereau 6.5

Pioli lo applaude per il suo atteggiamento in fase di copertura. L’ex Udinese è bravo sia nel lungo che nel corto raggio d’azione, davanti si muove molto e lavora ottimi palloni. Esce sfiancato a causa del gran lavoro di copertura operato su Jorginho (67’ Sanchez 6: entra per portare freschezza in mezzo al campo: ci riesce, difendendo buoni palloni con fisicità e caparbietà).

Simeone 6.5

Si abbassa, lavora il pallone e fa salire la squadra. Si districa con scioltezza, anche palla al piede, nel cuore della difesa partenopea. La sua rapidità è linfa vitale tra i centrali fisici di Sarri, non a caso la più limpida occasione nella prima frazione capita tra i suoi piedi.

Chiesa 6

Gioca fisso su Mario Rui, nel tentativo di inserirsi alle sue spalle o di giocarsela nell’uno contro uno. Il duello termina in parità: due buone prestazioni che si annullano a vicenda (73’ Gil Dias 5: entra nel momento di maggiore spinta del Napoli. In venti minuti non tocca un pallone: il suo ingresso è utile soltanto per far rifiatare Chiesa).

All. Pioli 6.5

I suoi ragazzi partono schiacciati, ma col passare dei minuti prendono le misure alla squadra azzurra e crescono vistosamente. La Fiorentina è corta, gioca semplice, fa un buon possesso palla e mette in seria difficoltà il Napoli.

 

 

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