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“La sensazione è di una partita bella anche se noi non abbiamo giocato troppo bene. Loro sono stati bravi, noi bene in undici contro undici, bene in dieci contro dieci bene, ma in undici contro dieci non troppo bene. Abbiamo avuto più difficoltà in quel momento, forse abbiamo pensato che era troppo facile”. Lo ha detto l’allenatore della Roma, José Mourinho, al termine della vittoria all’esordio in campionato contro una Fiorentina insidiosa: “Ho detto a Italiano che per come gioca la sua è la squadra di un allenatore bravo, c’ha reso la partita difficile e faranno una stagione brillante – ha aggiunto lo Special One ai microfoni di Dazn – Della mia squadra è piaciuto lo spirito, il sacrificio, il buon recupero dopo la partita di giovedì, però abbiamo avuto difficoltà che non mi aspettavo. Quando eravamo in superiorità numerica abbiamo perso qualcosa nella pressione e c’è venuto tutto più difficile. Poi dopo l’espulsione di siamo entrati di nuovo nel gioco e abbiamo potuto controllare la partita”.
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Sul feeling con la piazza capitolina: “L’esordio per me è stato già nel giorno in cui ho firmato il contratto con il club. I tifosi mi acclamano, ma io non ho ancora fatto niente per loro. Anzi, ho vinto una Coppa Italia contro di loro – ha ricordato il tecnico portoghese – E non ho fatto niente per loro. C’è attrazione coi tifosi, mi hanno accolto bene. Io arrivo in un nuovo club, con tutto il rispetto per le mie squadre del passato, e sono già subito uno di loro”. Infine, sulla prestazione di Abraham e sulla possibilità di vederlo insieme a Shomurodov: “Abraham dal primo minuto perché lui è un giocatore più importante di Shomurodov come riferimento offensivo, ho pensato che la partita era giusta per Tammy visto che loro pressavano alto. Possono giocare entrambi assieme, tra l’altro non è facile lasciare in panchina chi ha segnato per tre partite di fila – ha ammesso Mou – Al momento però non li possiamo schierare insieme”.
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