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“Pavoletti è il mio regalo di Natale per i tifosi. Deve fare le visite mediche nei prossimi giorni. Auguriamoci che il calciatore sia forte ed in forma“. Aurelio De Laurentiis, intervistato da Sky Sport, presenta il suo pensierino per Natale per tutti i tifosi del Napoli ufficializzando di fatto il passaggio di Leonardo Pavoletti dal Genoa alla società partenopea. Il presidente ha voluto elogiare anche il grande lavoro di Maurizio Sarri: “L’allenatore deve essere la parte forte di un gruppo, un elemento con cui la società si deve sempre confrontare. In questo 2016 abbiamo vissuto tanti bei momenti, questo Napoli fa divertire quando gioca, ed è un merito di Sarri – spiega De Laurentiis – Non possiamo lamentarci se qualche volta uno non è sempre così preciso e perfetto nei 90 minuti. Con le nostre partite non ti addormenti mai“.
Ma cosa serve per fermare la Juventus? “Loro hanno una storia immensa perché è immensa la storia della loro famiglia. Sono stati i re d’Italia. Da un punto di vista di potere economico non ce n’è né per il Barcellona, né per il Real, né per il City, per nessuno. Ma così forte non la vedo, la loro forza sta nella continuità e nella consapevolezza di essere la Juventus“. Un piccolo complimento anche per il Milan dopo la vittoria della Supercoppa: “Il Milan ha dimostrato di saper stare in campo. Hanno dato il massimo. Hanno due o tre giocatori che mi piacciono moltissimo e possono anche fare al caso nostro” senza voler, comunque, nominare i calciatori ideali per il suo Napoli.
Sulla prossima sfida di Champions League: “Con il Real Madrid sarà la partita delle partite. Il Real è una grande squadra con una grande società e con un fatturato che è quattro volte il nostro. Una sfida che può esser chiamata ‘Davide contro Golia’, che vinca il migliore. Spero che i miei giocatori mostrino personalità e bel gioco. All’andata ci vorrà una forte tenuta psicologica. Al ritorno al San Paolo ci sarà sicuramente il record di presenze ed avremo il dodicesimo uomo in campo. Quel giorno verranno tutti, anche quelli che solitamente allo stadio non ci vanno“.
Infine una parola per il miglior giocatore partenopeo, un elogio a Dries Mertens ed una bacchettata a Lorenzo Insigne: “Mertens credo sia uno scugnizzo, forse anche più di Insigne. E’ uno scugnizzo spensierato, Insigne uno scugnizzo pensieroso“.