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Decima giornata di Serie A, per i più scafati uguale turno infrasettimanale da un po’ di anni. Ed è di sicuro uno snodo importante del campionato, visto che non ci sono partite di cartello e che le big sono tutte attese da scontri sulla carta facili. La sorpresa, però, è dietro l’angolo, e le insidie sono in agguato. A cominciare, per quattro di loro, dal fatto di dover scendere in campo senza il proprio allenatore. Sulla panchina della Roma non ci sarà Mourinho, su quella del Napoli niente Spalletti, Gasperini guarderà dalla tribuna la sua Atalanta, Inzaghi manderà il vice per la sua Inter. Tutti fuori per squalifica, mancherà la guida per queste candidate alle primissime posizioni che, rispettivamente, se la vedranno contro avversarie in teoria morbide come – rispettivamente – Cagliari, Bologna, Sampdoria ed Empoli, con protagonisti assoluti gli allenatori in seconda. Ma i punti salvezza pesano già da ora, e allo stesso tempo le big non potranno assolutamente lasciare punti per strada.
Così come non potranno farlo Juventus e Milan, con Allegri e Pioli regolarmente al loro posto e vogliosi di dare un segnale contro squadre un po’ più ostiche – per motivi diametralmente opposti – come Sassuolo e Torino. E poi, c’è Lazio-Fiorentina: sfidiamo tutti a decifrarla questa partita, visto che si scontrano le più altalenanti del campionato. Quante promesse non rispettate la settimana dopo… ed è difficile dire chi sia la squadra più quotata tra le due, visto che la rosa dice i biancocelesti e la classifica i viola. Un infrasettimanale importante, delicato, ricco di incroci da brividi perché si mischiano già le varie corse interne al campionato. Alla decima giornata è già tempo dei primi verdetti, vietato sbagliare.
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