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Andrea Poli non usa mezzi termini per descrivere il suo brutto rapporto con Vincenzo Montella, ultimo allenatore avuto al Milan prima di trasferirsi al Bologna, dove gioca tutt’ora. Intervistato da “la Gazzetta dello Sport”, l’ex giocatore di Inter, Samp e come già detto Milan ha descritto così il suo periodo in rossonero: “Il primo anno, con Allegri e Seedorf, ho giocato tanto debuttando anche in Champions e cavandomela bene. Nel tempo, purtroppo, sono emersi alcuni problemi oggettivi che hanno bloccato la crescita del gruppo: sei allenatori in quattro anni, una proprietà in bilico, giocatori che andavano e venivano. Io cercavo di dare una mano, anche con Inzaghi sono stato utilizzato spesso. Tracollo con Montella? L’ho chiesto anche a Montella, con educazione ma anche con chiarezza. È stato un anno molto brutto proprio per il rapporto con l’allenatore. Montella ha avuto una gestione superficiale e non sapeva nemmeno comunicare. Io meritavo di giocare molto di più per come mi allenavo e per come mi comportavo. Mi ha dato fastidio la scarsa considerazione”.
L’ADDIO AL MILAN – “Avevo bisogno di sentirmi importante e ho scelto Bologna perché al Dall’Ara avevo sempre avuto ottime sensazioni. Questo è un club importante che ricomincerà a dare grandi gioie ai suoi tifosi. Volevo dimostrare di essere affidabile, a Bologna ci sono riuscito. Donadoni è stato fondamentale, mi ha dato un ruolo prezioso in campo e fuori”.