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Era annunciato spettacolo a Torino e così è stato: Torino e Lazio non fanno calcoli, non si risparmiano, ma alla fine non si fanno male. Finisce 2-2: nella prima frazione è la squadra di Mihajlovic a dominare passando meritatamente in vantaggio con Iago Falque. Nella ripresa si sveglia la Lazio: Immobile pareggia in mezza rovesciata, Murgia illude segnando la prima rete in Serie A con un colpo di testa più preciso che potente. A mettere la firma in calce ci pensa Ljajic che, allo scadere, firma il gol, su rigore, che accontenta tutti e nessuno.
TORINO (4-3-3)
Hart 6
Nella prima frazione l’inglese non deve neanche sporcarsi i guanti, nella ripresa nemmeno: la mezza rovesciatia di Immobile non lascia scampo, l’ex Manchester City può farci poco o nulla.
Zappacosta 6.5
Il suo cross in corsa per il colpo di testa vincente di Iago Falque è da far vedere nelle scuole calcio: non solo assist, però, per lui, bravo oltre che a spingere anche a contenere.
Rossettini 5.5
Nel primo tempo domina, la Lazio si fa vedere raramente in avanti. Nella ripresa, invece, va in sofferenza.
Castan 5.5
Immobile non è un cliente semplice da gestire, ma nel primo tempo lo limita in maniera esemplare. Nel secondo, invece, gli lascia troppo spazio soprattutto in occasione del gol e Ciro non perdona.
Barreca 6.5
Felipe Anderson dà parecchio fastidio, ma il giovane granata non si fa intimorire. Ingaggia un duello tutto corsa con il brasiliano, vincendo spesso.
Benassi 6
Il giovane centrocampista sembra già un veterano, nel primo tempo il mediano granata, insieme ai suoi compagni di reparto, non lascia passare un pallone. Cala nella ripresa. (dal 79′ Maxi Lopez s.v.)
Valdifiori 6.5
Il suo contributo a centrocampo sta diventando fondamentale per Mihajlovic. Le solite geometrie alle quali si aggiungono alcuni recuperi importanti: proprio da uno di questi nasce la rete del vantaggio granata. (dal 88′ Boyé s.v.)
Baselli 6
Il centrocampista di Mihajlovic ha piedi educati, ma ogni tanto pecca di personalità. L’età è dalla sua, il talento anche. (dal 74′ Obi s.v.)
Iago Falque 6.5
Ha il grande merito di portare in vantaggio i suoi, bravissimo a sfruttare la sonnolenza della retroguardia laziale. Una spina nel fianco per la difesa biancoceleste, sempre pericoloso.
Belotti 5.5
Fa a sportellate con tutti i difensori biancocelesti, uscendone però sconfitto. Oggi non è la sua giornata e si vede.
Ljajic 6.5
Dopo aver incantato a Palermo il serbo fa un passo indietro: ripetere la prestazione del Barbera era complicato, soprattutto considerando lo spessore dell’avversario, ma riesce a prendersi i riflettori segnando il gol che fissa il punteggio sul 2-2.
Mihajlovic 6
Il serbo dimostra di essere preparato e anche fortunato, qualità che nel calcio non guasta mai. Schiera il suo Torino con il preciso intento di giocarsela e nel primo tempo riesce anche a mettere sotto la Lazio. Poi subisce l’1-2 che ammazzerebbe qualsiasi squadra, ma questo Torino, plasmato a sua immagine e somiglianza, non si arrende mai e riesce a pareggiare proprio sul gong finale.
LAZIO (4-3-3)
Marchetti 6
Sul primo gol della squadra granata non ha particolari responsabilità, nel corso della partita non è chiamato a grandi interventi. Dirige, tra i pali, una difesa fortemente rimaneggiata dagli infortuni. Ljajic lo spiazza sul calcio di rigore.
Basta 5.5
Torna a presidiare la corsia destra dopo l’infortunio. Non è ancora al massimo della condizione fisica ma ce la mette tutta, vista l’emergenza difensiva biancoceleste. Fa il suo, esce a inizio ripresa perché non ha i novanta minuti nelle gambe. (dal 56′ Djordjevic 5.5: entra a inizio secondo tempo per dar maggiore peso all’attacco un po’ spento).
Wallace 5.5
Insieme al compagno di reparto Hoedt, ha l’arduo compito di non far rimpiangere l’infortunato de Vrij. Non si è ancora ambientato al 100% e si vede. Sul gol del Torino, marcare Iago Falque sarebbe stato di sua competenza.
Hoedt 6
Accanto a de Vrij, in questo inizio stagione, è cresciuto molto. Per la prima volta si ritrova senza l’olandese infortunato, in coppia con il novello Wallace. Dimostra maturità, anche carattere, sicuramente più esperienza rispetto al brasiliano.
Patric 6
Con gli infortuni di Radu e Lukaku, si sacrifica e gioca sulla corsia sinistra. Lo spagnolo lo fa senza problemi, finalmente sta trovando spazio in questo inizio stagione. Prova sempre a dare una mano nella manovra offensiva, è attento a coprire la fascia di sua competenza dagli attacchi degli esterni granata.
Cataldi 6
Ritrova il posto da titolare come mezzala, dopo diverse panchine grazie all’infortunio di Milinkovic-Savic. E’ ordinato, dà geometria al centrocampo, mostra tutto un altro carattere. Nel finale si divora il gol davanti ad Hart, ma dal calcio d’angolo che ne scaturisce, arriva la rete che ha fatto gridare alla vittoria.
Parolo 5
In settimana ha rinnovato il contratto e si è legato alla Lazio a vita. Porta ancora sulle spalle il difficile compito di sostituire Biglia in cabina di regia. Stanchezza e nervosismo nel finale compromettono la sua prestazione: rischia la seconda ammonizione e causa il calcio di rigore che costa il pareggio del Torino.
Lulic 5
Al di là del pareggio, la fotografia della partita del bosniaco resta l’errore madornale – quel pallone perso davanti la difesa – che ha portato al momentaneo vantaggio del Torino. Per un veterano come lui, queste disattenzioni non sono ammesse.
Felipe Anderson 6
Alla ricerca della continuità, è ormai il leitmotiv del brasiliano. Un ectoplasma per tutto il primo tempo, si accende come un diesel nella ripresa fino a confezionare – con una delle sue accelerate sulla corsia destra – l’assist per il gol del pareggio di Immobile. (dal 88′ Prce s.v.)
Immobile 6.5
Nell’ultima partita con il Bologna si è riscattato soltanto con il rigore. Contro il Torino non entra mai in partita, almeno fino al 70′, quando con uno splendido gol in mezza rovesciata firma il gol dell’1-1 della Lazio. Da ex corretto non esulta, e ancora una volta salva la squadra biancoceleste riaprendo la gara.
Keita 5.5
Al contrario del compagno di tridente Felipe Anderson, sembra tra i più vivaci nel primo tempo mentre si nasconde nella ripresa. Si divora un’occasione clamorosa alla mezzora, calciando malissimo a tu per tu con Hart (dal 78′ Murgia 7: nonostante il pareggio, è l’uomo partita della Lazio. Inzaghi dà fiducia al classe 1996, lui ripaga con il colpo di testa che ha illuso della vittoria i biancocelesti. E’ il suo primo gol in Serie A)
All. Simone Inzaghi 6.5
Pareggiare contro il bel Torino dell’amico Mihajlovic, oltretutto in trasferta e con una squadra in emergenza, è comunque un buon risultato. Ma resta l’amarezza per la vittoria sciupata in extremis. E’ merito suo dar fiducia al pupillo Murgia, un giovanissimo che quasi gli ha regalato i tre punti.